Trieste, la scatola di Eataly alle battute finali

TRIESTE Una serie di progetti cittadini dal punto di vista burocratico-amministrativo o anche finanziario stanno avanzando, ma da Porto vecchio a Palazzo Carciotti, per fare soltanto due esempi, non ci sono tracce di grandi cantieri già aperti. È seguita dunque con una certa impazienza da parte dei triestini l’accelerazione, o presunta tale, dei lavori all’ex Magazzino vini che si sta trasformando nella prima sede nel Nordest di Eataly, la catena di punti vendita di medie e grandi dimensioni specializzata nei generi alimentari italiani di alta qualità.
Quasi quotidianamente vengono osservate le “acrobazie” che operai e tecnici anche con l’aiuto della gru effettuano sul tetto dell’edificio per maneggiare e sistemare le centinaia di vetrate, che da lontano possono sembrare anche abbastanza ridotte ma che non sono affatto tali, e che stanno componendo la scatola di vetro in allestimento all’interno delle mura perimetrali originarie e che arriverà fino al primo piano interrato, mentre quello ancora più basso sarà occupato dal parcheggio.
Già un paio di mesi fa sul lato mare sono stati sistemati i moduli di una maxivetrata complessivamente lunga 19 metri e alta più di tre e che dal primo piano permetterà la vista mozzafiato sul golfo. Negli ultimi giorni sulla sommità della struttura sono state collocate una sorta di putrelle in metallo.
«Si tratta dei supporti - spiega Antonio De Paolo, immobiliarista di Gallery e portavoce della futura società di gestione - per una pensilina che sarà realizzata parte in materiale rigido e parte in vetro essa stessa e che costituirà la copertura della banchina in cemento alta all’incirca un metro e larga un metro e mezzo che corre al suolo tutto attorno all’edificio creando anche un camminamento».
In questa fase sulle facciate interne ai muri perimetrali vengono anche collocate delle piastrelle di vetro disegnate dall’architetto Marco Casamonti. «Sono anche già state inviate le richieste di autorizzazione per collocare sulla facciata l’insegna “Eataly”», informa De Paolo.
In corso d’opera sono state decise alcune varianti interne il che ha fatto slittare l’inaugurazione inizialmente prevista per questo mese. Nella sua ultima visita alla città e alla struttura, che risale a un mese e mezzo fa, Oscar Farinetti patron di Eataly non ha avuto dubbi: «Apriremo il primo ottobre, in concomitanza con il Villaggio della Barcolana».
«Siamo in attesa che la Fondazione CrTrieste ci consegni la struttura completata per partire con l’arredamento dei vari piani - chiude De Paolo - sul lay-out definitivo manteniamo ancora un po’ di riserbo». È certo che al primo piano interrato saranno collocate anche le sale didattiche, mentre all’ultimo fuoriterra (i piani complessivi sono quattro: due sotto il livello del suolo e due sopra) vi saranno certamente i ristoranti che permetteranno di abbinare le delizie del palato a quelle della vista.
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