Trieste, la rivolta di mamme e papà contro la maestra assenteista
TRIESTE. Esasperati al punto da non mandare a scuola i figli durante le ore di insegnamento affidate alla maestra “assenteista”, per poi minacciare il trasferimento in blocco a un altro istituto.
Sono arrivati a questo i genitori dei ragazzi della quinta della scuola primaria Julius Kugy di Banne, stanchi per il comportamento dell'insegnante “uccel di bosco”.
«Un’insegnante che ha calpestato e continua a calpestare il diritto allo studio dei nostri figli - spiega Marco Vattovani, portavoce del gruppo di genitori - collezionando in serie, in questo inizio di anno scolastico, una giornata di sciopero, una settimana di ferie e due di aspettativa. Un comportamento inaccettabile - aggiunge - perché va a incidere sulla continuità dello studio dei nostri figli, troppo spesso abbandonati a loro stessi».
Alla Julius Kugy, che fa parte dell’Istituto comprensivo Altipiano e conta una popolazione studentesca di 113 ragazzi, la tensione è alle stelle.
Prima di arrivare a chiedere il trasferimento a un altro istituto, fatto che rappresenterebbe un precedente del tutto inedito in provincia di Trieste, i genitori della classe quinta, che di alunni ne conta 21, hanno sollecitato più volte la dirigente scolastica e l'Ufficio scolastico regionale, per far valere il diritto allo studio dei loro figli.
«Siamo stati costretti persino - sottolinea Vattovani - a mettere in piedi un'azione eclatante, ritirando i nostri figli da scuola durante le ore dell'insegnate di cui non tolleriamo il comportamento. Nei prossimi giorni - conclude il portavoce della classe quinta del Kugy - proseguirà la protesta di noi genitori, in quanto riteniamo che sia l'operato dell'insegnante sia quello della stessa dirigente non siano per nulla all'altezza né sufficienti a garantire un'adeguata istruzione ai nostri figli».
La Julius Kugy, di cui è referente Barbara Centis, è una scuola che funziona a tempo in un edificio che ospita anche gli altri ordini di scuole. Oltre a cinque aule, dispone di un laboratorio d'informatica, di una biblioteca, di un laboratorio di educazione all'immagine, di una palestra attrezzata, di un'aula per lo studio dell'inglese e di una sala mensa con cucina propria. +
L'edificio inoltre è circondato da un ampio parco recintato. Già da anni gli alunni hanno formato una Cooperativa scolastica, chiamata “I fiori del Carso”, a scopi benefici. Ci sono insomma tutte le caratteristiche per garantire ai ragazzi che la frequentano una buona qualità di apprendimento. Manca però, stando alla denuncia fatta da Marco Vattovani, l’elemento essenziale, cioè la continuità nell'insegnamento.
«Ritengo che la rabbia dei genitori - sottolinea Centis - abbia radici lontane, nel senso che i comportamenti dell'insegnante messi alla berlina sono iniziati tempo fa e queste ultime settimane di assenza hanno fatto arrivare l'esasperazione al limite. Credo che per i genitori le recenti assenze abbiano rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Va anche precisato però - continua la referente della Kugy - che le lamentele dei genitori dei ragazzi impegnati nel quinto anno si ripetono periodicamente. È un momento nel quale le famiglie prestano molta attenzione alla preparazione dei loro figli, in procinto di passare a un successivo ciclo di studi. Per questo - conclude - si possono creare situazioni di questo tipo».
Oggi è previsto un incontro con i genitori e la dirigente scolastica che ha competenza per la Julius Kugy, Rita Manzara, e più di qualcuno confida in una soluzione positiva della problematica. Se neppure questo incontro dovesse però sortire un risultato accettabile da parte dei genitori, la situazione potrebbe assumere contorni preoccupanti.
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