Trieste: la Regione contro i botti, il Comune media

Cosolini: «Oggi decidiamo ma non ci sarà un divieto totale». Gli animalisti: «Vogliamo tolleranza zero»
Una spettacolare immagine dei “botti” visti dall’Altipiano
Una spettacolare immagine dei “botti” visti dall’Altipiano

TRIESTE Botti o non botti? Il dibattito infuria. La Regione scende in campo e, «a salvaguardia del benessere delle persone e degli animali durante il periodo di Natale e Capodanno», sensibilizza i sindaci del Friuli Venezia Giulia affinché mettano in campo le iniziative più opportune per impedire l’accensione di fuochi d’artificio e prodotti pirotecnici.

“Guerra” a botti e petardi da Trieste a Duino Aurisina
Un petardo in piazza Ponterosso in una foto di qualche Capodanno fa

L’invito è esplicitamente volto a vietare l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio e di razzi, lo scoppio di bombette, lo sparo di petardi che sono causa di disagio e lamentale da parte di molti cittadini, anche per l’uso spesso incontrollato che ne viene fatto, talvolta senza l’adozione delle minime precauzioni. «La giunta del Friuli Venezia Giulia - commenta l’assessore Paolo Panontin - ha ritenuto che vi fossero fondate ragioni per alzare il livello di attenzione dei sindaci su un fenomeno verso cui anche l’opinione pubblica è sempre più sensibile».

A Trieste, però, la linea è più soft. Oggi è attesa la riunione decisiva della giunta, ma è difficile aspettarsi decisioni epocali, tipo una marcia indietro totale sui fuochi d’artificio. «Intendiamo - conferma il sindaco Roberto Cosolini - valutare la mozione del consigliere Piero Camber con grande attenzione ma non credo arriveremo a decisioni clamorose. Non ci sono più i tempi tecnici. Penso a un’ordinanza in cui sanciremo delle piccole limitazioni, magari legate all’uso in pubblico dei petardi, ma per il resto ci limiteremo ai consigli per l’uso...».

Una scelta che, detto per inciso, toglie il sonno agli animalisti. Numerose associazioni hanno presentato ancora il 22 dicembre una richiesta al sindaco e alla sua giunta per vietare botti, mortaretti e petardi nel periodo natalizio: «Considerato che i sindaci di molte città hanno vietato lo sparo di petardi, mortaretti, fuochi d’artificio, al fine di tutelare l’incolumità delle persone e degli animali e di preservare il patrimonio architettonico nonchè il verde pubblico e privato e considerato anche che è stato constatato il grave spavento e danno che ogni anno viene provocato agli animali domestici e alla fauna selvatica con molteplici conseguenze in alcuni casi disastrose durante tutto il periodo delle feste del Natale chiediamo che sia emanata un’ordinanza che vieti fino al 6 gennaio, ai fini della tutela della pubblica incolumità, intesa come integrità fisica della popolazione, nonché della sicurezza urbana, ai fini del rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, l’accensione, il lancio e lo sparo di petardi e mortaretti e comunque l’utilizzo di materiale pirotecnico sull’intero territorio del Comune di Trieste».

Debuttano i fuochi “silenziosi” per Fido
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Il documento è firmato da Wwf, Oipa, Lav, Lipu, Lega Ambiente, Animalisti Italiani, Mare Vivo, Astad, Il Gattile, Trieste Animal Day, Ricomincio da Cane, Liberi di Volare, Sos Papagalli, Associazione Animali Esotici, La Voce dei Conigli, Amici del Cane Blu, Ciao Ciao Bau Bau, Clinica Veterinaria S. Giacomo.

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