Trieste, la rabbia del popolo anti Ferriera nel dossier con 4.700 segnalazioni

In un report le criticità segnalate alla polizia locale tra gennaio 2009 e settembre 2016: riguardano fumi, polveri e rumori molesti
La protesta di un abitante di Servola
La protesta di un abitante di Servola

TRIESTE Nonostante gli imponenti accorgimenti per mitigare le emissioni nocive dalla Ferriera messi in atto da Arvedi, non calano le segnalazioni di deposizioni di polveri, molestie olfattive, acustiche e visive, malesseri e irritazioni denunciati dagli abitanti di Servola.

Braccio di ferro Comune-Regione sulla Ferriera
La Ferriera di Servola

Lo si desume dal report presentato ieri in municipio dal professor Luigi Barbieri, consulente dell’amministrazione, basato sulle comunicazioni giunte alla polizia locale tra il gennaio 2009 e il settembre 2016 e che appena l’anno scorso hanno fatto registrare il picco più elevato.

Ma il fatto che siano stati numerosissimi gli allarmi lanciati anche nel 2016 ha un riscontro oggettivo nei parametri scientifici con una situazione che non è affatto migliorata ed è ancora al limite se non oltre il limite, come denunciano gli ambientalisti, della legalità?

«Per quanto riguarda il 2016 non abbiamo ancora dati sufficienti per poterci esprimere in un senso o nell’altro», ha affermato Barbieri che comunque illustrando la situazione ha rilevato tra l’altro che «le centraline danno livelli di benzene sempre al di sotto di quanto previsto dalla norma».

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Lasorte Trieste 07/08/12 - Piazza Cavana, Conf.Stampa Fare Ambiente, Giorgio Cecco

In una slide del suo power-point ha però anche evidenziato che «misure mensili di deposizioni di Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) e di Bap (benzoapirene) indicano per via Ponticello valori maggiori rispetto ai controlli nell’abitato di Trieste».

E in un’altra che «in via San Lorenzo in Selva 25 sono state effettuate rilevazioni che hanno evidenziato un livello di rumore ambientale non conforme al limite superiore per il tempo di riferimento diurno e per quello notturno in diverse giornate».

E il sindaco Roberto Dipiazza (che era affiancato dall’assessore Luisa Polli) si è espresso ancora una volta in modo categorico: «In realtà stiamo lavorando per far chiudere l’area a caldo» e ha preannunciato l’illustrazione di dati di estrema preoccupazione per questa mattina quando alle 11.30 nella sala del Consiglio comunale introdurrà il report analitico “Indicatori di stress e inquinamento industriale. Analisi di un contesto a forte insediamento produttivo” redatto da Azienda sanitaria, Università e Comune.

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Giovanni Arvedi e Debora Serracchiani

Le segnalazioni giunte alla Polizia locale nel lasso di tempo considerato sono state 4.716 con il record di 828 registrate nel 2015, mentre solo nei primi nove mesi del 2016 ne sono già arrivate 587. Ogni segnalazione però può segnare disagi su più parametri, ad esempio quello visivo (fumo) e quello olfattivo (cattivo odore) e in questo senso va letto il grafico generale riprodotto sopra che riporta complessivamente: 3.108 segnalazioni di molestia olfattiva; 1.257 di irritazioni, difficoltà, malessere; 769 di deposizioni di polveri; 286 di impatto acustico e 1.370 di impatto visivo.

Il culmine degli inconvenienti segnalati risale alla lontana giornata del 28 settembre 2009 con 37 chiamate, ma il 2015 registra altre giornate limite: 21 chiamate il 2 aprile e 17 chiamate il 22 aprile, il 6 maggio e il 4 giugno. Più in basso, ma non di tanto il 2016: 15 chiamate il 5 agosto, 14 il 12 maggio, 13 il 16 aprile e il 17 giugno.

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Operai al lavoro nella Ferriera di Servola

In quest’ultima data veniva segnalata una puzza fortissima con impossibilità di aprire le finestre, fumo biancogrigio dall’altoforno, ricaduta di grafite sui terrazzi.

Alla fine Barbieri ha tratto una serie di conclusioni. «Le segnalazioni sono localizzate per tre quarti in cinque vie di Servola: Ponticello (nettamente in testa con 1.869), Giardini, San Lorenzo in Selva, Pitacco, Vigneti. Sono state massime nel 2015 e nel 2016 il numero non è abbattuto in maniera risolutiva. Le molestie olfattive costituiscono la segnalazione più frequente.

Le segnalazioni di malessere sono maggiori di quelle relative alle deposizioni di polveri, maggiori degli impatti acustici. Le telefonate relative a impatti visivi sono diminuite nel tempo. Si identificano situazioni differenziate tra le aree da cui provengono frequenti segnalazioni: in via Ponticello deposizioni particolarmente significative, in via San Lorenzo rumore.

Criticità segnalate hanno avuto diversi riscontri in misure prodotte dall’organo tecnico di controllo pubblico. In via Ponticello è stata attivata a fine estate da Arpa Fvg una stazione di monitoraggio e si auspicano misurazioni più frequenti della deposizione di Ipa. Per via San Lorenzo ci sono segnalazioni di impatti acustici che richiedono attenzione e dati degli anni passati suggeriscono di considerare monitoraggi di benzene».

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