Trieste, la Provincia tramonta con Zollia al top fra i redditi
TRIESTE Vittorio Zollia resta al vertice, nonostante la sforbiciata imposta dal Consiglio regionale alle indennità per gli amministratori pubblici che sono nel contempo pensionati. Una norma che, nel 2014, ha stoppato la maggiorazione del 35% sin lì applicata. Così, l’assessore provinciale a Pianificazione territoriale, Ambiente, Viabilità, Trasporti e infrastrutture, e Motorizzazione civile si conferma al primo posto nella virtuale graduatoria dei redditi di componenti della giunta e del consiglio di palazzo Galatti, sede della Provincia di Trieste: nel periodo d’imposta 2014, Zollia ha messo assieme un reddito complessivo di 181.649 euro. La riduzione di 7.591 euro rispetto al 2013 è frutto appunto del maxi-bonus in meno. Nel complesso, poco cambia: l’ex segretario generale della Regione continua a guidare il gruppo come negli anni passati, distanziando in primis la presidente Maria Teresa Bassa Poropat (161.910 euro), a sua volta in pensione dal ruolo di docente (in quiescenza dal 2012, ma già da molto prima in aspettativa per dedicarsi completamente all’attività politica). La Provincia di Trieste, dunque, concluderà la propria storia - l’ente è destinato alla soppressione dalla riforma regionale delle autonomie locali e nell’aprile 2016 è programmata la nascita delle Uti, le Unioni territoriali intercomunali - con Zollia quale ultima “maglia rosa” in questa platonica classifica.
La panoramica. I dati sono scaricabili dal sito della Provincia (www.provincia.trieste.it), passando prima dal link “amministrazione trasparente” e poi da quello “organi di indirizzo politico amministrativo”: in quest’ultima pagina si trova il collegamento agli stati reddituali e patrimoniali, aggiornati con le dichiarazioni 2015 per il periodo d’imposta appunto 2014. Si evince così anche che Zollia è presidente di Alpe Adria, la società al 33% dell’Autorità portuale e con analoga percentuale di Ferrovie dello Stato e di Friulia, che organizza la maggior parte dei trasporti intermodali dal porto di Trieste. E inoltre si nota che l’assessore è detentore di azioni in Unipol Sai, Mps, Fincantieri, Hi Real, Industria e innovazione e infine Zucchi.
Il podio. Avvicendamento, quest’anno, nelle primissime posizioni, con Mariella Magistri De Francesco (assessore con deleghe a Bilancio e finanze, Patrimonio, Edilizia scolastica e al Personale) che viene superata al terzo posto dal politico per tutte le stagioni Roberto De Gioia: l’ex leghista, all’opposizione ma da qualche tempo nel gruppo misto con desiderio di rilancio del Psi, ha dichiarato per lo scorso anno 112.063 euro, cioè 11.520 in più dell’anno precedente. «Ho parlato con il commercialista, si tratta di un aumento spalmato su tutte le varie voci», sintetizza il camaleonte della politica triestina. Che, oltre all’idennità da consigliere provinciale e ai gettoni di presenza in Comune dove è pure in carica (eletto in entrambi gli enti alle amministrative 2011), è forte del vitalizio frutto dei 15 anni trascorsi fra gli scranni del Consiglio regionale in piazza Oberdan.
Variazioni. Oltre agli undicimila e 500 euro abbondanti di differenza da un anno all’altro di De Gioia, ci sono altri “balzi” che saltano all’occhio spulciando fra i documenti caricati sul web. Quello più consistente riguarda, con segno meno, Daniela Pallotta del Pdl, ex assessore nella giunta Ret: salto all’indietro da 18.694 euro. Il perché lo spiega la diretta interessata: «Nel 2013 avevo lavorato in Regione per un periodo, poi il contratto a tempo determinato si era concluso. Quanto al 2014 - rileva Pallotta -, ho avviato una mia impresa, la Carpe Diem, che si occupa di finanza agevolata al servizio delle aziende. Essendo il primo anno, l’ho concluso coprendo le spese. Il mio reddito da lavoro è dunque formato da indennità da consigliere provinciale e gettoni da consigliere comunale a Duino Aurisina» fra commissioni e sedute d’aula. Discorso inverso per l’ex uomo forte della giunta Dipiazza a palazzo Cheba, Giorgio Rossi, perito industriale e titolare dello studio Erregi srl, attivo nel campo della progettazione e delle consulenze relative a lavori pubblici ed edilizia privata: l’attività professionale, evidentemente, è andata meglio nel 2014 visto che il progresso di reddito dal 2013 è stato pari a 16.236 euro.
In diminuzione, invece, le entrate di Elisabetta Sormani, di professione geometra e in politica esponente dei Cittadini, nel 2011 eletta con la Lista Bassa Poropat nell’assise provinciale: 11.244 euro in meno. Sul punto va considerato che sino a maggio 2014 Sormani è stata assessore comunale a San Dorligo della Valle con l’allora giunta Premolin: dopo le elezioni di 18 mesi fa, però, il neosindaco Sandy Klun non l’ha chiamata nel suo esecutivo. Quindi: nel 2013 indennità da assessore lungo tutti i dodici mesi dell’anno, nel 2014 per un periodo più che dimezzato.
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