Trieste, la prevenzione tinge di rosa il “Ponte Curto”
TRIESTE Ottobre mese rosa a Trieste. Anche il “Ponte Curto” si tinge di questo colore per sensibilizzare le donne alla prevenzione come stile di vita e alla diagnosi precoce del tumore alla mammella. Con la campagna “Nastro rosa” infatti si invitano anche le donne tra i 40 e i 49 anni, durante tutti i venerdì mattina di ottobre e novembre, a fare le visite senologiche di prevenzione gratuita negli ambulatori di Senologia e Screening del Centro Sociale Oncologico di via della Pietà 19 previa prenotazione.
«Perché il tumore alla mammella - ha detto Bruna Scaggiante, presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori, che martedì ha dato l’avvio assieme ad Asuits e Comune alla campagna di prevenzione - è la patologia più incidente dal punto di vista oncologico in Italia. Si registra tuttavia una sia pur lenta ma continua e progressiva diminuzione della mortalità». «La prevenzione come primo segno di salute e vita», ha affermato Carlo Grilli, assessore alle Politiche sociali, perché «va aumentato anche il tasso di adesione allo screening» ha aggiunto Emanuela Fragiacomo, direttore sanitario dell’Asuits.
«La prevenzione prima di tutto, ma anche la solidarietà femminile», ha continuato Maurilia Bove, vicecommissario di governo, che con queste parole ha preceduto i saluti di Giuseppe Napoli, presidente di Federesanità Anci Fvg, e di Claudio Pandullo, presidente dell’Ordine dei Medici. Marina Bortul, responsabile Breast Unit-Asuits, la dermatologa Rossana Castellana e il medico chirurgo Laura Scevola hanno quindi spiegato il ruolo etico della medicina estetica svolto con l'aiuto Gruppo italiano di studio sulle tecnologie: «A partire dal Fvg supporteremo le donne prima e dopo la chemioterapia».
Tante sono poi in questi periodo le conferenze e le iniziative che la Lilt ha organizzato con varie associazioni locali, tra cui l’attività fisica alla piscina Bianchi, «che da molti anni collabora con donne operate al seno» ha specificato Franco Del Campo, direttore Centro federale della Fin. Importanti i risultati enunciati dall’oncologa Maria Malagoli sullo Studio di scalpt cooling per contrastare l‘alopecia nelle donne che fanno la chemioterapia, attraverso un nuovo raffreddamento del cuoio capelluto, finanziato dalla vendita di alcuni quadri del pittore Paolo Cervi Kervisher. Un apporto avvenuto attraverso anche la nuova piattaforma digitale “Classaround”, «La Lilt è la prima onlus a partecipare», ha concluso uno dei soci, Giorgio Parovel. (b.m.)
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