Trieste, la pediatra in bilico resta al suo posto: vittoria dei genitori

Dietrofront di Asugi sulla revoca dell’incarico a Bassanese dopo la mobilitazione delle famiglie dei piccoli pazienti
Un bimbo in braccia al suo pediatra in una foto di archivio
Un bimbo in braccia al suo pediatra in una foto di archivio

TRIESTE Un sospiro di sollievo dopo giorni di apprensione. A tirarlo le decine di famiglie che, di recente, si erano spese per difendere la loro pediatra, Stefania Bassanese, ed evitare che le venisse revocato l’incarico come originariamente previsto da Asugi. Una revoca contrastata a colpi di raccolte di firme e appelli pubblici riusciti, alla fine, a scongiurare l’addio della dottoressa, prorogata ancora per un anno.



Tutto era iniziato nel 2019 quando, attraverso dei decreti dell’allora AsuiTs, alcuni pediatri erano stati nominati in sostituzione dei colleghi andati in pensione in attesa delle nomine a tempo indeterminato. Una procedura che, come per i Medici di medicina generale, richiede del tempo sulla base di norme nazionali. Il contratto di Bassanese era previsto in scadenza l’11 novembre 2020. Il 26 ottobre la questione rinnovo sembrava risolta, almeno in via provvisoria, visto che proprio Asugi aveva annunciato la proroga del contratto di due pediatre (oltre a Bassanese anche Elena Rossetto a Farra d’Isonzo), decisa il 22 ottobre. «Si precisa - si leggeva nella nota - che gli incarichi avranno la durata massima di un anno e cesseranno in ogni caso all’eventuale nomina del pediatra avente diritto». Soddisfazione era stata espressa anche dal vicegovernatore Riccardo Riccardi: «È importante continuare ad assicurare cure e assistenza senza creare disagi alle famiglie con eventuali ammanchi».

A distanza però di pochi giorni, il 30 ottobre, Asugi con un decreto ritirava l’incarico alla sola Bassanese, specificando che il 23 ottobre il Comitato aziendale con i pediatri di libera scelta aveva rivalutato la situazione in particolare nell’ambito triestino dove era in scadenza l’11 novembre l’incarico provvisorio della dottoressa in questione e, il primo dicembre, quello di un altro pediatra con contratto a tempo indeterminato.

Un cambio di rotta che aveva spinto molte famiglie degli 885 bambini da lei seguiti, ad alzare la voce per scongiurarne l’addio e a sfogare il loro disappunto anche in una lettera inviata al presidente della Regione Massimiliano Fedriga. Il pressing, evidentemente, è servito. Dopo la prima marcia indietro, infatti , il 10 novembre scorso sul filo di lana si è radunato nuovamente il Comitato aziendale confermando infine per un altro anno, salvo arrivo della nomina definitiva, il contratto a Bassanese. Si dice comunque soddisfatto Riccardi perché «si è riusciti, di concerto, a dare una risposta alle mamme e ai piccoli pazienti in tempi brevi al fine di garantire ai genitori un riscontro rapido alle loro richieste». —
 

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