Trieste, la Flextronics assume cento precari
TRIESTEA partire dal primo di ottobre partiranno le assunzioni a tempo indeterminato di cento precari. Nel frattempo la nuova proprietà ha già avviato i primi contatti per estendere il parco clienti e, potenzialmente, ampliare le attività a partire dal prossimo anno. Sono le prospettive che Flextronics, erede di Alcatel Lucent nella gestione dello stabilimento di componenti per la telecomunicazione di via Monte d’Oro, ha presentato ieri durante una visita della presidente regionale Debora Serracchiani.
Le stesse, sul fronte dell’occupazione, che in serata sono state discusse in un incontro con le sigle sindacali, preoccupate per l’effettiva tutela dei lavoratori precari con maggiore anzianità. L'impianto occupa al momento oltre 700 lavoratori, il 72% dei quali diplomati con un 12% di laureati: vi si producono le tecnologie impiegate dagli operatori telefonici. Al momento la ricerca più avanzata è un prototipo di trasmissione a lunga distanza ad altissima velocità. Il global account manager Fabrizio Magistrali ha accompagnato Serracchiani in una visita dell'area produzione, illustrando le prospettive della fabbrica, reduce da mesi di durissimo confronto sindacale. Il dirigente ha spiegato che «abbiamo già avviato la ricerca di nuovi potenziali acquirenti, nei prossimi mesi contiamo di portare a casa dei risultati interessanti». Magistrali mantiene un assoluto riserbo sull’identità dei possibili clienti, anche se le realtà operanti nel settore d’interesse dell’impianto sono in tutto una decina di multinazionali.
Al momento il terzo gigante dell’ambito, l’ex proprietà Alcatel, è il cliente unico dello stabilimento Flextronics: «Ed è destinato a rimanere a lungo il nostro referente principale», ha precisato Magistrali. Sul fronte dell’occupazione il manager ha spiegato: «Ci accingiamo ad assumere a tempo indeterminato cento lavoratori interinali. I criteri adottati nella selezione sono quelli dell’anzianità e dell’area operativa. Per ogni settore abbiamo assunto i lavoratori più anziani, parliamo di persone che hanno anche nove anni di anzianità». Le assunzioni dovrebbero partire con il primo di ottobre.
Serracchiani ha commentato che la fabbrica rappresenta «un’eccellenza con alla base progetti di sviluppo rilevanti e la volontà dell’azienda di operare, da un lato quelle stabilizzazioni di cento lavoratori che erano frutto degli accordi sindacali e, dall’altro, continuare una produzione che per Trieste e tutto il Friuli Venezia Giulia è molto qualificante». Per il sito sorto negli anni 70 e conosciuto prima come Telettra, poi come Alcatel e Alcatel Lucent, «ci sono stati dei momenti - ha evidenziato Serracchiani - in cui la Regione ha esercitato un importante ruolo di coordinamento per contribuire a superare le difficoltà del passato, fare chiarezza e ritrovare un deciso impegno rispetto alle tante opportunità che lo stabilimento di Trieste può offrire».
La presidente ha concluso valutando «positivamente» la ricerca di nuovi clienti. In serata si è svolto l’incontro con i sindacati. Prima dell’inizio Sasha Colautti (Fiom) ha spiegato: «Il nostro intento è assicurarci che l’azienda assuma veramente i lavoratori più anziani. Assumendo non per anzianità assoluta dei precari, ma dividendoli per settori, si rischia di lasciare fuori lavoratori che meritano la stabilizzazione». Ha aggiunto poi Colautti: «Flextronics eredita una situazione di difficile gestione e noi ne siamo consapevoli. Il sindacato è disponibile a fare con i lavoratori una discussione in cui si spiegano i criteri della selezione, ma per farlo deve esserci prima un confronto assolutamente trasparente su quegli stessi criteri assieme all’azienda». La riunione, iniziata nel tardo pomeriggio, è proseguita in un intenso faccia a faccia per diverse ore.
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