Trieste, la Commissione sismica gela il progetto di Cattinara
TRIESTE L’appalto per il restauro dell’ospedale di Cattinara fa un altro passo verso lo stop definitivo. La Commissione sismica si è infatti espressa, dando parere negativo sul progetto esecutivo presentato dal raggruppamento di imprese capitanato da Clea.
Sono stati l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi e il commissario dell’Azienda sanitaria Antonio Poggiana a decidere di rivolgersi alla Commissione per ottenere una valutazione informale sulle soluzioni tecniche proposte dall’impresa di costruzioni veneta nel supplemento di istruttoria richiesto a Trieste. Un modo per scaricare almeno parzialmente il collaudatore incaricato dall’AsuiTs e il responsabile unico del procedimento nella scrittura delle rispettive relazioni conclusive.
La Commissione ha ascoltato le perplessità del collaudatore Salvatore Noe e del rup Clio Pavan in merito alle proposte dei costruttori. L’organo non era tenuto a esprimere pareri formali, richiesti solo davanti alla presentazione di progetti esecutivi. La valutazione è stata dunque solo informale ma i dubbi dell’Azienda sanitaria e del collaudatore sono stati pienamente condivisi. Secondo la Commissione, l’attuale soluzione è difficilmente approvabile né è pensabile che Clea presenti ulteriori integrazioni, dopo le due diffide ricevute dall’AsuiTs, l’ultima delle quali già parlava di risoluzione del contratto.
Per quanto ufficioso, il parere della Commissione viene considerato dall’Azienda una garanzia per lo scontro legale che quasi certamente si aprirà in sede civile, se la relazione del collaudatore e quella del rup consiglieranno effettivamente a Poggiana di chiudere con Clea. In questi giorni il collaudatore sta redigendo il rapporto sugli aspetti progettuali, che servirà al rup per scrivere la relazione conclusiva, che dovrebbe essere inviata a Poggiana entro la settimana, tenendo conto degli aspetti tecnici e contrattuali, dalle contestazioni sulle garanzie fideiussorie proposte da Clea al rispetto dei tempi per la conclusione delle opere.
Il commissario dell’Azienda prenderà la decisione definitiva la prossima settimana e difficilmente il rup potrà suggerire in queste condizioni la continuazione del rapporto con Clea. Si va insomma verso la risoluzione del contratto, anche se le voci di dentro dicono che negli uffici tecnici dell’AsuiTs esisterebbe una corrente propensa a evitare la risoluzione. Sarebbe un vero colpo di scena e potrebbe probabilmente essere spiegato solo se, attraverso contatti informali, emergesse l’indisponibilità del gruppo Rizzani de Eccher a subentrare nell’esecuzione dei lavori in quanto secondo gruppo classificato. Se così fosse, ci sarebbe infatti necessità di bandire la procedura daccapo, con un allungamento di alcuni anni che Cattinara difficilmente potrebbe sopportare dopo lo smantellamento di cinque piani della torre medica. E sui prossimi scenari pesa pure il rischio che il tribunale possa sospendere l’appalto, dando ragione alla richiesta che Clea quasi certamente avanzerebbe in caso di rottura.
Che la situazione sia a un passo dalla conclusione negativa lo preannunciano in fondo le parole pronunciate dall’assessore Riccardi in occasione del forum su Cattinara organizzato dal Piccolo: «Tutti gli elementi in campo ci dicono che ci sono punti di vista diversi sul progetto esecutivo e problemi sulle fideiussioni che non sono ancora stati risolti e che rappresentano condizione di mancato adempimento contrattuale. Ma ora la priorità è la verifica della sostenibilità delle proposte per la parte strutturale. Se saranno confermate le preoccupazioni non si potrà andare avanti». —
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