Trieste, la chiesa anglicana usata a turno da comunità diverse

Il caso dell’edificio di culto in via San Michele: è del Comune e ospita inglesi, ortodossi romeni e Cappella Civica
Lasorte - Tempio Anglicano - Via S. Michele
Lasorte - Tempio Anglicano - Via S. Michele

Nella città delle tante chiese di confessione religiosa diversa, evidentemente proprio le chiese sono troppo poche rispetto alle religioni. E così bisogna fare a turno. Chi ci entra per le sue funzioni al mattino e chi al pomeriggio, chi in certi giorni (magari dalle 22 a mezzanotte) e chi difende i propri spazi perché proprio in quella chiesa fa le prove del coro. Anglicani, ortodossi e cattolici entrano ed escono per la porta con calendario e orologio alla mano, e questo succede con regolamento e concessioni comunali in via San Michele, dove c’è il “Tempio anglicano”, il quale è effettivamente sede della chiesa anglicana che ha base a Venezia, ma in realtà è in possesso al Comune. Che nel 1985 lo ebbe in dono dall’”Amministrazione diocesana di Gibilterra”.

Ecco la strana città che viene descritta in una delibera comunale, con cui si prolunga il permesso agli ortodossi romeni di officiare il proprio rito nella chiesa anglicana presa in prestito, perché mai questa comunità è riuscita a trovare un proprio tempio, nonostante molti tentativi. Per dare la prima concessione d’uso nel 2005 alla Comunità romena ortodossa era stato naturalmente interpellato il cappellano della Chiesa d’Inghilterra che sta a Venezia, il quale aveva dato il proprio consenso, purché gli spazi restassero liberi per le funzioni pomeridiane. Così gli ortodossi romeni celebrano la domenica mattina, e poi lasciano il passo agli inglesi “anglicani”, però c’è un terzo ospite che deve difendere il proprio diritto di entrare in via San Michele, in assenza degli altri. E questo è il coro della Cappella civica di Trieste, che proprio lì ha avuto dal Comune il permesso di fare le prove.

In questo periodo di concessioni scadute, il rappresentante della chiesa ortodossa romena ha avanzato però una richiesta in più, e cioé di poter entrare nel tempio anche di sabato per preparare la sede. E qui la Cappella civica ha avuto da ridire, perché nelle giornate “che precedono le funzioni religiose” esegue le prove per il giorno dopo. Dunque la chiesa anglicana in quelle ore deve essere lasciata libera.

È finita che i romeni hanno ottenuto ingressi particolari lungo tutto il corso dell’anno, evidentemente secondo necessità. Il 25, 26 e 27 dicembre entreranno nella chiesetta di mattina, il 31 dicembre dalle 22 a mezzanotte, in tre giornate di gennaio al mattino, il 18 aprile dalle 18 in poi, il 19 dalle 22 in poi e così via normando fino al 6 dicembre del prossimo anno. Anche gli anglicani hanno chiesto di più, e cioé “tutte” le domeniche pomeriggio e il Comune lo ha concesso dal 19 dicembre per un anno.

L’impegno di ciascuno è di lasciare il Tempio anglicano in ordine per chi entra subito dopo, e i romeni hanno anche pagato un’assicurazione. (g. z.)

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