Trieste, la “Casa degli Spagnoli” ridotta a discarica
TRIESTE «C'è a Trieste una via dove mi specchio nei lunghi giorni di chiusa tristezza: si chiama via del Lazzaretto Vecchio». I versi di Umberto Saba sono impressi sopra una targa posta all'inizio dell'arteria, all'angolo con via Economo. Ma chissà cosa penserebbe il poeta se oggi vedesse quel che accade appena un isolato più avanti, ad una ventina di metri, non di più, di distanza. Succede che in un palazzo di notevole pregio architettonico, conosciuto con il nome di “Casa degli Spagnoli” regna il degrado più profondo. E tutto questo a due passi dal centro storico cittadino e non, come si potrebbe pensare, nel bel mezzo di una periferia isolata e dimenticata. Un palazzo privato che si sviluppa su due piani ma che si presenta disabitato ed abbandonato da anni.
Un’ipotesi recente prevedeva che il sito dovesse ospitare una casa di riposo per anziani, ma poi non se n'è fatto nulla. Attraverso le inferriate è possibile scorgere alcuni particolari. All'interno dello stabile si trova infatti un vero e proprio immondezzaio: in mezzo a detriti e calcinacci, spuntano bottiglie di vetro e plastica, cartacce, ma anche elettrodomestici, carrozzine per disabili e persino un paio di sci. Qualcuno insomma ha scambiato questo luogo per una comoda discarica, approfittando del fatto che sul retro dell'edificio, in via dell'Università, è stata divelta una delle grate, creando di fatto un corridoio privilegiato per i vandali che in questo modo possono facilmente dar seguito alle loro azioni incivili.
Tutto questo ovviamente non passa inosservato a chi si trova a transitare da quelle parti. In particolare residenti e commercianti della zona che devono fare i conti ogni giorno con odori maleodoranti e addirittura con la presenza inevitabile e poco gradita dei ratti. «Non è ammissibile che ci sia un degrado del genere in una zona così centrale della città - spiegano dal vicino negozio di vela e articoli sportivi -. E pensare che fino a qualche anno fa questa era un'area viva e animata, mentre ora sembra diventata una sorta di terra di nessuno». Pensieri condivisi dagli altri negozianti, compresi i titolari di un esercizio che aprirà i battenti a fine mese proprio lì di fronte, secondo i quali «riqualificare la struttura potrebbe portare notevoli benefici a tutto il quartiere».
La palla è stata presa al balzo dal parlamentino rionale che ha approvato una mozione con la quale si chiede al Comune un intervento urgente per “ragioni sanitarie” attraverso un'opera di derattizzazione, al fine di ripristinare il decoro nell'edificio. «Il fatto che la mozione sia stata approvata all'unanimità è la dimostrazione di un lavoro svolto in modo collegiale - afferma Luca Bressan (Pd), presidente quarta Circoscrizione -. Un intervento sia pur indiretto da parte del Comune, come peraltro già accaduto in altre occasioni, permetterebbe di mettere fine ad una situazione di degrado più volte segnalata dai cittadini».
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