Trieste, la battaglia anti-fumo della piccola Irene che merita la carezza di Papa Francesco
TRIESTE Impossibile scordare quella carezza, il “premio” inaspettato per un lavoro concepito per tratteggiare la sacralità del cuore, tra salute e sentimenti. Chiedere a Irene Samani, la studentessa della 5B dell’elementare Slataper, riuscita a portare Trieste alla ribalta - fino al cospetto del Papa - in occasione della 31.ma Giornata mondiale della lotta al tabagismo.
Lo ha fatto a colpi di matita e colori, con pochi segni ma debita intuizione, aggiudicandosi il primo premio nella fase transnazionale del concorso scolastico indetto dall’Anvolt (l’Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori), un progetto indirizzato a rappresentare i pericoli del fumo e che ha coinvolto studenti di Italia, Bulgaria, Romania e Macedonia.
Serviva un disegno, magari uno slogan. Spunti che Irene ha messo in pratica realizzando un cuore trafitto, quasi offeso si direbbe, da una sigaretta. Messaggio forte ma ideato in modo dolce e efficace, quanto è bastato per mettere in riga gli altri concorrenti su scala internazionale, oltre una ottantina, e aggiudicarsi il primo premio. Quel cuore disegnato da Irene, infatti, è valso un soggiorno di quattro giorni assieme alla madre Patrizia a Roma e soprattutto l’incontro con il Pontefice, a cui l’alunna della Slataper ha voluto donare una copia del suo lavoro. «Il Papa mi ha dato una carezza e devo dire che l’emozione è stata molto forte», rivela la vincitrice assoluta del progetto Anvolt: «Amo molto disegnare e ricordo che l’ispirazione per il disegno contro il fumo mi è venuta in treno, tornando da Firenze con la mamma. Ho pensato soprattutto al senso del cuore, di come sia importante in generale per il corpo dell’uomo e come possa essere ferito dal fumo al pari dei polmoni».
Dopo la “santa” carezza di Roma, ieri (mentre la Lilt in Barriera allestiva un banchetto informativo sui rischi del tabagismo) è stato il momento dell’altra passerella, quella giocata in casa, nella sede della Slataper, teatro della premiazione curata dalla docente Luisa Zaccariotto, dalla responsabile Anvolt di Trieste Antonia Falciano e dalla nutrizionista Claudia Casarsa, cerimonia che ha coinvolto l’altra fase del concorso, la categoria regionale della 24.ma edizione, anche essa “abitata” da alunni triestini particolarmente ispirati nella propaganda antifumo. Qui conquista il primo gradino del podio Francesco Magaletti, che abbina un disegno anche a uno slogan che funziona e che recita “Il fumo è una barriera da scavalcare”.
Ulteriori riconoscimenti (buoni acquisto in librerie cittadine) per i lavori di Nicole Favero, seconda classificata in campo regionale, Alessandro Colozzo, buon terzo, senza contare i piazzamenti di Cristian Peratelli, Stefan Teofilovic, Victoria Vidic e Andrea Palcich, gli ultimi due nel segno delle “Menzioni d’Onore”. Ma come hanno “visto” il fumo i ragazzi della Slataper? Per molti di loro il pericolo sembra concreto e lo “scudo” eretto contro la sigaretta è stato disegnato adottando l’icona donata da Irene Samani a Papa Francesco. Il centro dell’anima, una questione di cuore.—
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