Trieste, la banca vende gli alloggi. Inquilini in preda al panico
TRIESTE Un fulmine a ciel sereno che ha gettato nel panico decine e decine di inquilini, per la maggior parte anziani, di alcuni stabili ex Allianz, da oltre un anno di proprietà del gruppo Bnp Paribas, nel rione di San Giovanni.
Neanche un mese fa gli abitanti di questi edifici, sette numeri civici racchiusi in un isolato fra via San Cilino, via dei Pagliericci, via Beato Angelico e via del Pinturicchio, per complessivi 124 appartamenti, hanno trovato nella casetta della posta la sgradita sorpresa: un avviso, senza data, indirizzato ”agli inquilini/occupanti” dei singoli stabili e firmata da Bnp Paribas Reim Sgr (per conto del Fondo Alloro), con cui la stessa comunica di aver affidato “alla società Trilumi srl l’incarico di procedere con la vendita delle unità immobiliari di proprietà del Fondo site in questo immobile”.
Nell’avviso si precisa poi che l’affidamento dell’incarico “non ha alcuna incidenza sulla validità dei contratti di locazione già stipulati, che continuano a rimanere in vigore ai medesimi termini e condizioni”. L’avviso riporta inoltre, per richieste e chiarimenti, indirizzo e recapiti telefonici e di posta elettronica della Trilumi srl, che ha sede in piazza Unità 3, vale a dire nel palazzo Pitteri, il gioiello dell’enorme patrimonio edilizio cittadino che il gruppo Allianz ha ceduto lo scorso anno al colosso bancario francese Bnp Paribas.
Un messaggio, questo, già sufficiente ad allarmare non poco gli abitanti degli stabili ricordati più sopra. Ma, come se non bastasse, una settimana fa negli atri e nei singoli piani degli stabili di via San Cilino 20 e 22 sono stati affissi altri volantini, in cui Bnp Paribas Real Estate Investment Mangement Italy Sgr - Fondo Alloro comunica che, fra il 20 agosto e il 30 settembre, i tecnici dello Studio di ingegneria e servizi AGMM-ATP “si recheranno presso i vostri alloggi con la finalità di effettuare il censimento patrimoniale delle unità immobiliari di proprietà del Fondo Alloro”.
Presi dal panico per un possibile sfratto in tempi non definibili, diversi inquilini si sono precipitati al Sunia, sentendosi rispondere che la procedura attivata è in sostanza regolare. Il Sindacato inquilini e assegnatari, che nel luglio dello scorso anno si era già attivato per comprendere la portata dell’operazione Allianz-Bnp Paribas, ha contattato di recente la citata Trilumi, ricevendo informazioni abbastanza rassicuranti.
«La vendita - spiega Renato Kneipp, commissario provinciale del Sunia - avverrà in maniera progressiva, non certo tutta in una volta, anche perchè, visto che solo a Trieste la questione riguarda oltre 400 appartamenti, si rischierebbe di mettere in crisi il mercato immobiliare. L’avvio della procedura per le case di San Giovanni - sottolinea - è comunque un problema di carattere sociale per il quale va trovata una soluzione, visto che vi abitano molte persone anziane».
Se per ora la questione riguarda “solo” 124 inquilini, in tempi prevedibilmente brevi il problema si estenderà ad altre centinaia di appartamenti della città, considerato che i piani di Bnp Paribas Real Estate Sgr prevedono la vendita di tutti gli immobili acquisti da Allianz entro la metà del 2021.
Oltre al già citato palazzo Pitteri, tra gli importanti complessi immobiliari cittadini che Bnp Paribas Real Estate Sgr ha programmato di mettere sul mercato figurano infatti stabili in via San Nicolò, via Cassa di Risparmio, via Pozzo del mare, via Coroneo (sopra la galleria tra la stessa via Coroneo e via San Francesco), via Udine, via Cologna, Salita alla Madonna di Gretta, e Salita di Contovello.
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