Trieste, intesa Porto-Municipio sul via al Parco del mare nell’area della Lanterna
TRIESTE L’Autorità portuale ha detto sì. La modifica al Piano regolatore comunale, che consente la realizzazione del Parco del Mare alla Lanterna, ha incassato il via libera dei vertici dello scalo. Un disco verde seguito subito dopo dall’approvazione da parte della giunta municipale (arrivata già ieri), e dalla convocazione del dibattito in Consiglio venerdì prossimo. Piatto forte della discussione sarà proprio l’allegato 1 alla delibera: un’intesa con cui l’Authority recepisce la modifica del piano comunale, dando il suo benestare.
L’ok era nell’aria da tempo: si sapeva infatti che l’Autorità guarda con benevola cautela all’idea di realizzare un acquario in un’area di nessuna utilità ai fini del porto. Al contempo, però, era un passaggio fondamentale e non proprio scontato: un ripensamento dell’ultimo minuti dell’Adsp avrebbe potuto ostacolare il progetto. Con il suo via libera invece il Parco può considerarsi a un passo dall’esser messo in cassaforte, perlomeno dal punto di vista normativo (l’effettiva realizzazione è tutt’altro paio di maniche). Manca ora soltanto l’approvazione del Consiglio comunale, ma in aula un rovesciamento delle posizioni della maggioranza appare improbabile.
L’assessore all’Urbanistica Luisa Polli è soddisfatta dell’esito, che accompagna le altre modifiche al piano regolatore contenute nella delibera. «L’iter si avvicina alla conclusione, dopo la chiusura della finestra di tempo data per la presentazione delle osservazioni». Le proposte di modifica arrivate al Comune, spiega l’esponente della giunta Dipiazza, sono minimali «e non incidono sul contenuto né sulle linee guida del provvedimento. Questione di punti e virgole». Tutte le modifiche, una corposa raccolta di carte, arriveranno questa mattina alla commissione competente del Consiglio, in cui si svolgerà il lavoro preparatorio all’approdo in aula. Anche Polli sottolinea l’importanza dell’intesa con l’Autorità portuale: «La Lanterna è area demaniale e la potestà urbanistica appartiene all’Adsp - spiega -, che con il suo via libera ci consente di portare la misura all’approvazione definitiva in Consiglio. Senza il loro “ok” non sarebbe stato possibile farlo».
Il testo dell’intesa Porto-Comune non è ancora stato diffuso dall’ente cittadino, poiché «per questioni di sensibilità istituzionale» l’assessore Polli preferisce che i primi a vederla ufficialmente siano i commissari del Consiglio durante la riunione di oggi. Si sa però che il testo comprende anche l’ampliamento del profilo di costa della piattaforma logistica (opera peraltro affidata alla stessa società friulana, Icop, in corsa per realizzare il Parco del mare), indispensabile per consentire il miglior funzionamento di quella struttura. L’esito è quindi di mutuo beneficio per i sottoscriventi, che non possono procedere a modifiche del proprio piano regolatore senza il rispettivo via libera.
In ogni caso già nei mesi scorsi l’Autorità faceva sapere di voler recepire la modifica comunale con una sostanziale presa d’atto, senza vincolarla a una contemporanea modifica del proprio piano regolatore. L’iter del Piano portuale richiede infatti di passare attraverso molti passaggi, non ultimo l’ok del ministero, che avrebbe rischiato di far slittare il via ai cantieri dell’acquario ben oltre il termine di fine anno annunciato dalla Camera di commercio. —
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