Trieste, inizia l’era del tesserino antifurbetti sui bus

Obbligatorio da oggi il documento con foto per chi possiede un abbonamento. Ma all’inizio i controllori non saranno “sceriffi”
Foto Bruni Trieste 24.04.2017 P.zza Oberdan-ATR Trasporti linea 44
Foto Bruni Trieste 24.04.2017 P.zza Oberdan-ATR Trasporti linea 44
Da oggi sui bus non si sgarra più. Dopo il capillare sistema di videosorveglianza a bordo e a terra, arrivano i tesserini d’identità obbligatori per chi possiede un abbonamento. È lo strumento che la Regione ha inserito nella delibera annuale sulla tariffazione del trasporto pubblico, a cui Trieste Trasporti aderisce con favore. Insomma, la “carta” diventerà parte integrante del titolo di viaggio e per questo chi non ce l’ha verrà multato.


Il motivo del provvedimento, come aveva già spiegato in passato l’azienda, è smascherare i furbetti e dare alcune facilitazioni. «Tante persone hanno usato spesso l’abbonamento di qualcun altro, di un parente o un amico – dicono da Trieste trasporti – ma il controllore, anche se smascherava l’inganno, non riusciva a sanzionarle perché magari non avevano con sé la carta d’identità, davano un nome falso e quindi la multa non arrivava mai al giusto destinatario». Così, invece, sarà impossibile sfuggire alle verifiche, perché nelle diverse rivendite, per acquistare l’abbonamento quindicinale, mensile, annuale e scolastico, verrà richiesto questo documento, valido per cinque anni. Semmai qualche “ribelle” riuscisse comunque a scappare all’occhio del controllore, l’azienda spiega che «il mezzo di videosorveglianza, in base a quanto disposto dal decreto legge numero 50 del 24 aprile di quest’anno, diventato legge, potrà essere utilizzato come mezzo di prova per contrastare l’elusione tariffaria e per identificare i trasgressori che dovessero rifiutare di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori». Per chi ancora non si fosse convinto di questa novità, c’è un ulteriore elemento che non lascia scampo. «Molti utenti ci hanno fatto notare che nel regolamento di vettura non è previsto l’obbligo del tesserino – sottolineano dall’azienda – ma questa obbligatorietà è prevista dalla delibera regionale, che ha un valore giuridico gerarchicamente superiore al regolamento di vettura».


Tuttavia non ci sono solo doveri da rispettare, il tesserino appunto dà anche dei vantaggi. Tra tutti, ad esempio, c’è lo sconto del 5% sull’abbonamento acquistato online. Ma anche la possibilità di recuperare quest’ultimo – servizio finora non disponibile – nel caso di smarrimento o furto. Ora, direttamente da casa, è possibile ristamparlo da soli gratuitamente. E gratis è anche il tesserino stesso, a meno che non si scelga di attivarlo online, nel cui caso costa cinque euro. Altrimenti basta andare nella biglietteria di Trieste Trasporti (via dei Lavoratori 2) o in una delle 70 rivendite informatizzate (Rei), come tabaccherie, giornalai, alcuni bar nonché l’esercizio commerciale di souvenir “Tipicamente triestino”, sparse un po’ su tutto il territorio dal centro città all’Altipiano (l’elenco è presente sul sito della Trieste Trasporti) e presentando una copia del proprio documento di identità e del codice fiscale, assieme a una foto, si viene forniti di un tesserino provvisorio, da sostituire entro qualche settimana con quello definitivo, sempre ritirandolo nello stesso punto vendita.


Entro il 2018 le rivendite saranno tutte informatizzate, ma è possibile rivolgersi per il servizio pure nei posti che non hanno ancora il sistema compiuterizzato e collegato con la Trieste Trasporti. Intanto la libreria Tergeste di piazza Tommaseo, provvista di apparecchiature, ha già distribuito in tre mesi centinaia e centinaia di tesserini, senza problemi, se non all’inizio per la lentezza del sistema. Così la tabaccheria di via Valmaura 1 e quella di via Baiamonti 56/12, tra le prime dieci a sperimentare il servizio. Al bar Sangiobar osservano che «le ultime richieste non sono state consegnate con la stessa celerità degli inizi dalla Trieste Trasporti».


L’azienda è a conoscenza del problema. «Abbiamo ricevuto tante richieste – spiegano –. Per questo e per abituare in generale tutti i cittadini all’utilizzo di questo dispositivo i controllori non saranno degli “sceriffi” nelle prime settimane, cioè finché non saranno stati consegnati tutti i tesserini richiesti. Chi non avrà nemmeno il tesserino provvisorio, potrà esibire un documento d’identità senza essere sanzionato».


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