Trieste indicherà Monassi nel cda di AcegasApsAmga

Il sindaco Dipiazza ufficializza l’orientamento del Comune nel nuovo assetto: «Nel rispetto degli accordi intervenuti tra le forze politiche della coalizione»

TRIESTE Il Comune di Trieste indicherà il nome di Marina Monassi come rappresentante nel consiglio di amministrazione (cda) AcegasApsAmga. Segnalazione prevista, dal curriculum importante: già segretario e presidente dell’Autorità portuale triestina, ex direttore generale della stessa Acegas, numerosi gli incarichi ricoperti nelle società del gruppo Unicredit. Attualmente è presidente dei revisori dei conti dell’Ater e del collegio sindacale di Trieste Trasporti.

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L’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali AcegasApsAmga è convocata giovedì 30 corrente mese. Il board dell’utility triestina-padovana-udinese è formato da sette membri, i patti parasociali recentemente rinnovati prevedono che quattro siano espressione della controllante (100%) Hera e tre siano espressione dei municipi nord-orientali azionisti della holding emiliana, secondo gruppo nazionale nella gestione di acqua, elettricità, gas, ambiente. Da un punto di vista tecnico-societario, la nomina del cda passa attraverso Hera, che è presieduta da Tomaso Tommasi di Vignano.

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È stato lo stesso sindaco Roberto Dipiazza a preannunciare nella tarda mattinata di ieri quale sarà l’indicazione dell’azionista triestino. «Quella che governa Trieste - ha scandito il primo cittadino - è una coalizione di forze politiche che ha definito degli accordi riguardo i posti negli organi direttivi delle società e degli enti dove il Comune partecipa o è coinvolto». «Queste intese - prosegue Dipiazza - prevedevano che la Lega indicasse Federica Seganti nel consiglio di amministrazione Hera e che a sua volta Forza Italia indicasse Marina Monassi nel cda AcegasApsAmga. Questi sono i patti che noi rispettiamo». «Onde evitare che in vista dell’assemblea del 30 si scateni la solita lotteria dei nomi - ha detto infine il sindaco - preferisco fare immediata chiarezza sul nome che segnaleremo all’azionista unico Hera».

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Il secco chiarimento da parte di Dipiazza si spiega con le indiscrezioni che erano uscite riguardo la possibilità che il presidente uscente e rappresentante del Comune triestino, l’avvocato Giovanni Borgna, facesse un terzo giro sulla tolda della più importante utility del Nordest.

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Possibilità che non sarebbe spiaciuta a una parte di Forza Italia, partito al quale - come abbiamo visto - spetta l’indicazione del rappresentante triestino. Va ricordato che, in seguito alla cessione di titoli Hera per finanziare il piano triennale di opere pubbliche, la quota di Trieste nella holding è scesa attorno al 3% e questa contrazione si è riverberata sui nuovi patti parasociali, secondo i quali il Comune giuliano non ha più automatico diritto a ottenere la presidenza di AcegasApsAmga.

Da qui a una settimana si dipaneranno i giochi: il sindaco di Padova, Sergio Giordani, (che indicherà il biologo Devois Casetta) è di centrosinistra e quello di Udine, Piero Fontanini, è di centrodestra. Certo è che, rispetto al passato, la forte concentrazione nelle mani della tecnocrazia Hera ha limitato il potere dei territori. E la vera guida di AcegasApsAmga è il direttore generale Roberto Gasparetto. Indicato non da Trieste, non da Udine, non da Padova, bensì da Bologna. —


 

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