Trieste incassa il titolo di città turistica
TRIESTE. Trieste è città turistica. La giunta Serracchiani ha attribuito ieri al capoluogo regionale il riconoscimento di “località a prevalente economia turistica”. Una risposta immediata, dunque, alla richiesta inviata pochi giorni fa dal sindaco Roberto Dipiazza e che consentirà a Trieste di ottenere in primis una deroga alla nuova normativa regionale sul commercio che impone dieci giornate di chiusura. L'individuazione di “Trieste città turistica” appare quanto mai scontata e opportuna - ha confermato Sergio Bolzonello - in considerazione dei sempre più alti parametri degli arrivi e delle presenze turistiche nel capoluogo regionale, ma anche del movimento turistico generato dalle navi di crociera, assolutamente da non trascurare".
Stesso trattamento la giunta regionale l'ha riservato anche a Tarvisio soprattutto per i flussi turistici generati dalle presenze legate alla stagione sciistica invernale. Il primo novembre quindi a Trieste e a Tarvisio così come alle altre località gia classificate come turistiche, Grado e Lignano Sabbiadoro, i negozi potranno restare aperti. «Quando si amministra nell'interesse del territorio i risultati si raggiungono e questo è un importante obiettivo conseguito grazie alla serietà del lavoro svolto assieme agli assessori della Regione» ha sottolineato Dipiazza.
«Si tratta di un risultato che, oltre a premiare la città, - ha aggiunto - rappresenta una grande opportunità di lavoro per i nostri giovani. Oltre ai vantaggi, in questo modo si evitano eccessive chiusure da parte degli imprenditori che avrebbero portato a molti licenziamenti». La giunta regionale ieri ha inoltre deciso di attribuire un analogo riconoscimento di località a prevalente economia turistica a Rivignano nella giornata di martedì 1 novembre in occasione della manifestazione “Fiera dei Santi”.
Ieri intanto il Tar ha emesso un'ordinanza che ha accolto la richiesta di sospensiva dell'azienda Bennet. Bolzonello recependo la decisione del Tar ha precisato che la legge regionale 4 del 2016 che tra l'altro regola le aperture commerciali nelle giornate festive, resta in vigore e si applica nel Friuli Venezia Giulia. «Il provvedimento del Tar, infatti - ha osservato Bolzonello - riguarda esclusivamente due punti vendita ubicati a Pradamano e Ronchi dei Legionari e quindi la legge 4 del 2016 risulta sospesa solo per i due centri commerciali della catena Bennet».
Sulla sentenza del Tar sono intervenute anche le sigle sindacali Uil Tucs, la Filcamscgl e la Fisascat ribadendo la loro piena e motivata contrarietà alla completa liberalizzazione degli orari commerciali. «La chiusura obbligatoria in alcuni giorni di festività non limita in alcun modo la libertà imprenditoriale ma invece consente ai lavoratori di passare con i propri cari alcune giornate», spiegano. Riguardo invece al riconoscimento di Trieste città turistica i sindacati sostengono che la crescita del turismo a Trieste non può ridursi solamente alla possibilità di aprire per 10 festività. «Deve esserci - sostengono - una politica di investimento e progettualità nel comparto turistico aumentando l'attrattiva e l'offerta turistica di Trieste».
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