Trieste, in Scala dei Giganti arrivano i vigilantes
TRIESTE Scala dei Giganti è di nuovo ridotta a un immondezzaio. Ovunque scarti di cibo, involucri di panini, bicchieri di carta, lattine e fazzoletti di carta. Sono il risultato dei bivacchi dei giovanissimi che ogni giorno si ritrovano tra i gradini, la fontana e le terrazze che si affacciano su piazza Goldoni. Uno scenario poco edificante, segnalato a più riprese dai residenti. Proprio alcune di queste segnalazioni sono arrivate anche all’attenzione del vicesindaco Paolo Polidori, che annuncia un potenziamento dei controlli, mentre il comitato di quartiere ha pubblicato anche sui social le foto della sporcizia costante.
A darsi appuntamento in zona sono soprattutto ragazzini, che si fermano a consumare bibite, pizza, dolci e panini acquistati nel vicino McDonald’s. Ma invece di gettare ciò che resta dei pasti o dei vari spuntini nei bidoni, collocati in cima alla gradinata, i ragazzi lasciano tutto a terra o, peggio ancora, lanciano i rifiuti nell’acqua della fontana o da una balconata all'altra. E anche nelle ore serali le cene all’aperto non mancano, alle volte anche dopo il coprifuoco.
«Da quando siamo in zona arancione - racconta Patrizia Spanghero, presidente del Comitato di residenti - la scala è diventata luogo di consumo per cibi e bevande per asporto dei locali circostanti. Sarebbe assolutamente necessario, per metter fine a questi comportamenti, installare dei cartelli che vietino di mangiare su quello che, a tutti gli effetti, è un monumento cittadino. Un suggerimento che, come Comitato di Quartiere, abbiamo già avanzato anche all’amministrazione municipale. È necessario muoversi con decisione. Senza precisi interventi il degrado aumenterà progressivamente».
Dello stesso avvisto anche Polidori che risponde alle sollecitazioni dei residenti spiegando di aver già preso provvedimenti: «Predisporremo l’intervento delle guardie giurate, sulle quali possiamo contare grazie a fondi regionali che possiamo dirottare proprio a presidio dei monumenti pubblici. Speravo che quella zona - aggiunge - dopo le problematiche di ordine pubblico già segnalate in passato, fosse in condizioni migliori, ma purtroppo non è così. Le tante lamentele pervenute ci dimostrano, ancora una volta, quanto sia diffusa la mancanza di attenzione verso il bene pubblico. Sto valutando anche la possibilità di predisporre controlli delle guardie ambientali e della Polizia Locale, con le conseguenti sanzioni».
«Intanto - spiega da parte sua l’assessore comunale con delega all’Ambiente Luisa Polli - in base alle segnalazioni facciamo ripulire, ma paga l’ intera collettività e il giorno seguente siamo punto e a capo. Auspico un controllo serrato della zona, per individuare i responsabili». —
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