Trieste, in piazza Unità contro il blitz di Casa Pound: "Atto squadrista"

TRIESTE Un presidio in piazza Unità davanti alla Prefettura "in risposta ai gravissimi fatti del 4 agosto" che hanno visto l'irruzione di un gruppo di militanti di Casa Pound nell'aula del Consiglio regionale.
Ad organizzarlo, nel pomeriggio di giovedì 6 agosto, Cgil Trieste e Anpi - Vzpi, con la partecipazione di alcune centinaia di persone nel rispetto delle misure di distanziamento anti-Covid. "Non riteniamo possibile minimizzare né dare spazio ad alcuna tolleranza nei confronti di atti, metodi, gesti e linguaggi che fregiano la dialettica politica e i luoghi della discussione democratica".
Nell'occasione gli organizzatori hanno depositato una lettera indirizzata al Prefetto Valerio Valenti per chiedere «di mettere al bando i gruppi neofascisti» secondo la risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre del 2018. Inoltre, Anpi e Cgil attaccano anche il consigliere Calligaris per le «gravissime parole proferite proprio dentro un luogo istituzionale».
Il consigliere aveva detto al termine di un alterco con i militanti, che avrebbe sparato ai migranti. «Un atto indecente di tipo squadristico che va condannato e sanzionato». Così Fabio Vallon, presidente dell'Anpi Trieste, a margine del presidio. «Siamo una repubblica parlamentare e chiunque può manifestare, ma non si interrompe in quella maniera» afferma Vallon.
In merito alle dichiarazioni del consigliere Calligaris, Vallon ritiene che siano il «risultato di un clima di odio» e che «nessuno può dire impunemente di voler sparare a qualcuno e poi risolvere il problema scusandosi». «Credo che l'espulsione sia una cosa corretta» conclude.
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