Trieste, in Comune si vota sulla Tav. Sel contro il suo assessore
Né sì, né no. Ni. Sulla Tav locale il Comune di Trieste sceglie la terza via. Una delibera “indecisa” è quella che l’amministrazione comunale, per mano dell’assessore all’Ambiente Umberto Laureni, sottoporrà stasera all’esame del Consiglio comunale, al primo appuntamento dopo la pausa estiva. Ma si può votare una delibera che non delibera anche se solo simbolica (visto che non è vincolante né per la Regione né per il governo centrale)? L’amministrazione teorizza la non decisione come scelta politica. Ovvero delibera di “non esprimere parere” sull’Alta velocità ferroviaria Ronchi-Trieste arrivata al progetto preliminare con alcune, ma non tutte, prescrizioni accolte da Rfi-Italferr.
Ma Sinistra ecologia e libertà ha già annunciato ieri in una conferenza stampa, preventivamente, che voterà contro la delibera che porta la firma dello stesso assessore Laureni, che sta in giunta in quota Sel. «Noi confermiamo il voto contrario dell’altro anno» dice il capogruppo di Sel Marino Sossi. Una posizione condivisa dalla Federazione di sinistra che ha già annunciato da tempo il parere negativo. «Serve anche un minimo di solidarietà territoriale. Visto che tutti i comuni interessati dalla Tav si sono espressi negativamente, non possiamo far finta di niente» aggiunge Sossi. Una delibera che non è né carne, nè pesce. Anzi, la delibera era nata con parere contrario (visto che le Ferrovie non aveva rispettato tutte le prescrizioni a cui Trieste aveva vincolato il parere favorevole un anno fa), che poi è stato modificato dall’assessore in un “non parere” nel tentativo di una mediazione impossibile. «Il Consiglio comunale non può non esprimersi. O sì, o no. Non siamo mica Don Abbondio» aggiunge Sossi piazzando una citazione scolastica dai “Promessi sposi”. «C’è il dubbio che non esprimendo un parere resti il parere favorevole dello scorso anno» spiega Sossi. Il parere favorevole era stato ottenuto nell’agosto 2012 con il concorso determinante del centrodestra. Per questo Sel chiede alla maggioranza un voto contrario. «Dopo aver ingoiato un rospo dietro l’altro, dalla Tares al Park Audace, ora è giusto che sulla Tav siano gli altri ad allinearsi a Sel. Mi sembra poi che il Pd sia al governo in molti comuni che hanno votato contro» spiega Sossi.
Un appello che per ora cade nel vuoto. «Noi siamo per la delibera della giunta che sceglie di “non esprimere parere”» chiude subito Giovanni Maria Coloni, capogruppo del Pd. Ma come la mettiamo con l’assessore Laureni in quota Sel? «A lui piacciano le mediazioni» allarga le braccia Sossi. «La delibera è in contrasto con il parere favorevole di un anno fa, ma propone una pausa di riflessione. Mi spiace che il mio partito non colga questa differenza - spiega Laureni -. Mi rendo conto che la scelta di esprimere un parere che di fatto decide di non decidere è un controsenso. Ma non abbiamo in mano tutti gli elementi per decidere».
Difficile fare pronostici sul voto di questa sera. Le maggioranze in Consiglio variano come il tempo. L’opposizione, a differenza di anno fa, sembra pronta a dire no a una delibera che non sceglie. Franco Bandelli (Un’Altra Trieste): «Fa ridere un Consiglio comunale che esprime un non parere». E Paolo Rovis (Pdl): «Così votiamo no». Un appello che arriva anche dal mondo ambientalista, con una nota del Wwf, dopo l’audizione di lunedì scorso e quella di ieri con Italferr: «Ci attendiamo che il Consiglio voti secondo logica e dignità, esprimendo un parere negativo». “Così è se vi pare” direbbe Pirandello. E non si riferiva ad alcuna delibera sulla Tav.
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