Trieste, in arrivo 35 alloggi di fascia alta sopra l’ex macelleria del Paròn

L’investimento di Edil Impianti nel palazzo che ospitò il foro della famiglia Rocco Cantiere pronto a decollare: tra lavori e vendita immobiliare muoverà dieci milioni
Lasorte Trieste 25/04/20 - Piazza Unita', Edificio Ex Macelleria Rocco
Lasorte Trieste 25/04/20 - Piazza Unita', Edificio Ex Macelleria Rocco

TRIESTE Un acquisto “covato” per vent’anni: al principio di maggio, quando anche l’attività edile sarà finalmente decollata, diventerà un cantiere.

Quella scritta “macelleria Rocco”, rimasta a ricordare l’esercizio commerciale dove Nereo dava una mano al padre Giusto, non sarà più il solito malinconico reperto di una Trieste in dissolvenza, ma diventerà simbolo di un investimento che, tra betoniera e business immobiliare, muoverà 10 milioni di euro. Si prevede che il lavoro venga completato nell’estate 2021.

L’edificio è inconfondibile e termina con una sorta di prua arrotondata dove confluiscono via Tarabocchia e via Slataper: l’intervento si sdoppia, gli ingressi sono due, sono distinti e vengono identificati con le rispettive indicazioni toponomastiche, per cui porteranno il nome di Scipio autore del “Mio Carso” e di Emo medaglia d’argento caduto nel 1915. Siamo a pochi passi dall’Ospedale Maggiore e dalla foce di via Ginnastica in via Carducci.

L’operazione è raccontata da Vincenzo Settimo, direttore di Edil Impianti, l’azienda che dall’attuale rudere conta di ricavare 35 alloggi di fascia alta, classe energetica B, misure riqualificative anti-sismiche, 25 posti auto. Settimo ci tiene che la vecchia beccheria, dove il Paròn alternava gli allenamenti con la Triestina, diventi una sorta di enoteca-museo dove rimembrare le glorie di chi vinse due Coppe dei campioni e una Intercontinentale. Dal punto di vista finanziario il partner è Bcc Staranzano-Villesse.

Come si rileva dai rendering, il restauro ridisegnerà radicalmente gli interni di questa costruzione risalente alla fine dell’Ottocento, mentre all’esterno si punta a recuperare l’apparato decorativo d’epoca. Al pianterreno e all’ammezzato di casa “Tarabocchia” saranno organizzati gli stalli del parking. Quattro livelli ospiteranno 15 enti, di metratura variabile, dai 67 agli 85 mq. Con un’impennata al quarto dove la superficie, compresa la terrazza a vasca, supera i 100 mq. Il prezzo al metro quadrato si aggira attorno ai 3000 euro. Il collocamento immobiliare è a cura dell’agenzia Tirabora.

Differente l’assetto di casa “Slataper”, che conterrà 20 appartamenti. Ai primi due piani saranno realizzati 6 appartamenti per livello, con metrature variabili tra i 35 e i 62 mq. Al terzo gli appartamenti saranno 5 con superfici tra i 42 e i 75 mq. Al quarto gli alloggi saranno 3, di cui 2 “terrazzati”, metrature oscillanti dai 73 ai 115 mq.

Oltre che sulla qualità edificativa e sull’insolita opportunità di parcheggio interno, Settimo punta sulla centralità della posizione, che bilancia il contesto non certo scintillante della zona. Edil Impianti ha chiuso il bilancio 2019 con 8 milioni di ricavi: in questa fase l’edile è fermo con 60 addetti in cassa integrazione, mentre il comparto impiantistico è rimasto attivo con una trentina di operatori.

Un’ordinanza comunale consente all’azienda di lavorare per 180 giorni fino al 31 ottobre con un divieto di sosta-fermata e con un restringimento di carreggiata in via Slataper, mentre in via Tarabocchia si introduce una deroga nel transito sulla corsia preferenziale bus. —

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