Trieste, in 800 alla scoperta della “casa” della Luce

Tutto esaurito all’Open Day del centro di ricerche Elettra tra visite guidate e laboratori per bambini
Tanta curiosità attorno al modellino che riproduce Sincrotrone (Bruni)
Tanta curiosità attorno al modellino che riproduce Sincrotrone (Bruni)

TRIESTE Una passeggiata decisamente particolare tra le linee di luce. Porte aperte ieri al centro di ricerche Elettra Sincrotrone di Area Science Park nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno internazionale della Luce, iniziativa promossa dall’Unesco.

Ben 800 persone, di cui 250 bambini, non hanno voluto perdere l’occasione per scoprire i segreti di una delle eccellenze scientifiche del territorio, tra visite guidate, laboratori, giochi, conferenze e video. Un modo per conoscere da vicino il lavoro di ricercatori, ingegneri e tecnici, ma anche il funzionamento di Elettra, la sorgente di luce di sincrotrone costituita da un anello di accumulazione di 260 metri, nel quale gli elettroni vengono fatti circolare fino a rilasciare energia sotto forma di luce, e del nuovo acceleratore Fermi, un laser a elettroni liberi di nuova concezione, progettato per studiare fenomeni estremamente rapidi.

Ricerche mirate allo studio dei materiali, dal cibo ai reperti antichi, come libri o strumenti musicali, passando per le proteine, e che può contare su svariati campi di applicazione: farmacologico e diagnostica medica, agroalimentare, tessile, micro e nanotecnologie. «L’obiettivo è quello di far capire come la ricerca entri nella vita quotidiana e come la luce venga utilizzata nelle forme più svariate - ha spiegato Mauro Zambelli, coordinatore generale di Elettra -. Essenzialmente si studiano i materiali e queste sorgenti sono come delle straordinarie lampadine con caratteristiche peculiari: una realtà al servizio della società con ricadute sul territorio. In particolare Fermi è un laser unico nel suo genere e quello che si sta facendo qui oggi non lo si farà da nessun’altra parte almeno per prossimi cinque-dieci anni».

Quattro passi nella luce Elettra apre le porte
Tour guidato da Elettra a Basovizza

Sono 400 i dipendenti di Elettra Sincrotrone e oltre un migliaio i ricercatori da tutto il mondo ospitati ogni anno nel Campus di Basovizza. «Un’eccellenza del territorio che guarda ai giovani ricercatori e dunque al futuro - hanno sottolineato gli assessori regionale Panariti e comunale Kraus e il vice presidente della Provincia Dolenc -. Il futuro dello sviluppo economico di un Paese è proprio legato alle innovazioni nei campi della scienza e della ricerca». Non è mancata poi una sorpresa tra arte e scienza: una coreografia dedicata alla luce elaborata dalle ragazze della scuola di danza Arteffetto e intitolata “Dancing Light”.

Una giornata a base di luce che ha riscontrato l’apprezzamento delle famiglie. «Un’idea azzeccata far conoscere alla città e soprattutto ai ragazzi, che un giorno magari decideranno di diventare ricercatori, tutto il lavoro sviluppato da questi importanti centri scientifici» afferma Rocco accompagnato dal figlio Jan, mentre Michele, insieme al piccolo Mattia, sottolinea «l’importanza di spiegare i segreti di un lavoro così particolare e di rendere la scienza a portata di tutti».

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