Trieste, in 1.500 al casting multietnico del prossimo film di Zalone

La mamma Seynabou: «Faccio la badante, sono qui con i miei tre figli». Il senegalese Bathie: «Qui guido gli africani, ma sono un triestino “patocco”»
Foto BRUNI 12.07. 2019 Pioggia di comparse al Seminario per il nuovo film di Zalone
Foto BRUNI 12.07. 2019 Pioggia di comparse al Seminario per il nuovo film di Zalone

TRIESTE Lingue africane e asiatiche, inglese, francese, rumeno, sloveno, albanese e, ovviamente, italiano. Linguaggi e colori di pelle diversi si mescolavano ieri in attesa del casting per le comparse del prossimo film che Checco Zalone, in qualità per la prima volta anche di regista, girerà a fine agosto in città. Alle selezioni che hanno preso il via al Seminario vescovile di via Besenghi lo scorso martedì, e sono terminate ieri in serata, si sono presentate quasi 1. 500 persone.

E visto che l’annuncio diffuso dalla Galaxia Casting specificava che per questa produzione si ricercavano anche bambini e adulti africani, le persone di colore che ieri affollavano il casting, erano parecchie. Un suggestivo colpo d’occhio: giovani, meno giovani, bimbi di pochi mesi, e tra loro anche molti triestini “patocchi” alla ricerca di qualche secondo di notorietà. Tutti in religiosa attesa di essere chiamati da Olindo, lo “spartitraffico” e colui che umanamente cercava di dare un aiuto a chi, magari arrivando da paesi lontani, aveva delle incertezze. Seynabou, bellissima ragazza senegalese, si è presentata con i suoi tre figli: Mame Dior, la più grande arrivata appena da 9 mesi nel nostro paese ma già in grado di parlare un buon italiano, la sorella Marieme e il più piccolo Abddu Kh.

«Faccio la badante a Trieste, – racconta la donna – ho voluto provare a propormi visto che cercavano anche bambini africani. Sarebbe una bella esperienza se tutti insieme potessimo partecipare a questo evento. Mi hanno detto che chiederanno ai bambini di ballare, e la mia figlia maggiore è una ballerina bravissima: ci divertiremo».

Ad attendere il suo turno c’era anche Magane, 31 anni, arrivata sei anni fa dal Camerun. «Sto frequentando un corso di ricostituzione unghie – spiega – e nel frattempo, se ci sono occasioni come questa che mi consentono di prendere qualche soldino, ci provo».

Bathie, senegalese, ha 43 anni, da 20 risiede a Trieste. Si definisce ormai “triestino patocco” . «Sono coordinatore degli africani per questa iniziativa, dò loro una mano, curo la logistica – spiega – ma non mi sono sottratto da propormi come comparsa».

Le riprese del film dovrebbero avvenire dal 26 al 30 agosto. A chi verrà selezionato, verranno corrisposti lordi 86 euro al giorno per gli adulti, 180 euro al giorno ai bambini con l’accompagnatore. Ieri, a tentare di compatire in “Tolo Tolo” , questo il titolo del prossimo film del comico pugliese, c’erano anche molti pensionati. «Io sono stata convinta dai miei amici a partecipare, è una cosa nuova, passiamo il tempo e ci divertiamo», commenta Mariafranca, 77 anni, accompagnata per l’occasione anche dal chiwawa Penny. «Ero una dirigente, sono in pensione, e mi metto in gioco attratto dal nome di Zalone», ammette il sessantottenne Adraino.

Accanto a lui una maestra, Marina, di 59 anni, entusiasta dall’ampia partecipazione dal casting: «Trieste è “friccicarella” , è viva, – valuta – quando ci sono queste iniziative risponde. Io sono qui per curiosità». —




 

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