Trieste, il virus colpisce di nuovo la famiglia di Devetak: il suocero in ospedale
Dopo il decesso dell’imprenditore 50enne no vax Igor Devetak ieri è stato ricoverato d’urgenza Luigi, il padre della moglie Anna
TRIESTE Un’altra notizia ha scosso ieri il borgo di Padriciano: il ricovero d’urgenza, in mattinata, di Luigi, suocero di Igor Devetak, il 50enne no vax deceduto venerdì per Covid 19, che aveva rifiutato le cure in ospedale, preferendo quelle domiciliari a base di cortisone.
Si allarga a macchia d’olio il contagio a Padriciano. In paese ieri la popolazione era ancora sotto choc per la morte di Igor Devetak, quando, fra le case del borgo carsico, in mattinata si è vista apparire nuovamente l’ambulanza, stavolta per portare soccorso a Luigi, padre di Anna, la moglie del 50enne no vax. Anch’egli malato di Covid.
L’anziano, che abita a poche centinaia di metri dalla casa della figlia, è stato trasportato all’ospedale e ora tutti sono in ansia per le sue condizioni. Raggiunta telefonicamente, la moglie di Luigi, molto scossa, è riuscita solo a pronunciare un breve frase: «Siamo distrutti, purtroppo non c’è niente da dire».
E intanto in zona la preoccupazione cresce a vista d’occhio.
Marco Milkovic, che fu presidente della seconda Circoscrizione, la cui giurisdizione si esercita sulla fetta di altipiano che va da Basovizza a Opicina, e che quel territorio lo conosce benissimo, perché vi abita e lavora da sempre, ieri è stato il portavoce del sentire comune: «Siamo ovviamente tutti affranti per quanto accaduto, anche perché Igor Devetak ha lasciato la moglie e due figli piccoli - ha detto - e molto in ansia per ciò che potrà accadere. Infatti - ha precisato - sono tanti, troppi coloro che qui, sul Carso, continuano a negare una realtà evidente. I no vax sono numerosi e Igor Devetak e la sua famiglia erano fra questi. Lo avevamo invitato in più occasioni a riflettere sulle sue scelte - ha ricordato Milkovic - cercando di convincerlo a cambiare idea, ma non c’è stato niente da fare. E il drammatico risultato di questa situazione è stato il suo decesso. Noi che invece ci siamo vaccinati, perché consapevoli della gravità del problema - ha continuato l’ex presidente della Circoscrizione - è da mesi che cerchiamo di persuadere i no vax del posto a vaccinarsi, ma non c’è verso. Vediamo oramai ogni giorno attività chiuse, perché i titolari sono contagiati, ma sembra che in tanti non vogliano accorgersi della realtà che ci circonda».
Un forte appello alla vaccinazione arriva intanto anche dalla neoeletta presidente della Circoscrizione dell’Altipiano Ovest, Nives Košuta: «Spero che la popolazione residente nel nostro territorio si renda conto della complessità della situazione - ha detto ieri - e riconosca l’utilità di vaccinarsi, per se stessi e per la collettività. Come organismo istituzionale abbiamo pochi poteri e comunque non abbiamo ancora avuto la possibilità di affrontare il tema in Consiglio - ha continuato - ma un pubblico appello rivolto a tutti lo posso senz’altro fare, in qualità di presidente della Circoscrizione. So che in tanti sull’altipiano stanno rifiutando il rimedio rappresentato dalla vaccinazione - ha detto ancora Košuta - ma il drammatico episodio verificatosi a Padriciano spero faccia riflettere».
Anche Carlo Grgic, coordinatore delle realtà delle Terre collettive, è sulla stessa linea: «Siamo affranti per la tragedia capitata alla famiglia Devetak - ha osservato -. In questo momento mi sento anch’io di richiamare tutti alla massima attenzione sul problema e a considerare fondamentale la vaccinazione». —
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