Trieste, il vescovo Crepaldi: «Ci si impegni per dare lavoro a tutti»

L’appello durante l’omelia pasquale: citando Papa Francesco ha indirizzato un sentito richiamo alle istituzioni, cui ha chiesto «un forte senso di responsabilità»
Silvano Trieste 24/04/2011 Cattedrale di San Giusto, Messa di Pasqua
Silvano Trieste 24/04/2011 Cattedrale di San Giusto, Messa di Pasqua

La situazione del mondo del lavoro e quindi le difficoltà delle famiglie sono state al centro dell’omelia pasquale del vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi. Il quale, parlando ai fedeli nella cattedrale di San Giusto, ha invitato tutti a «essere vicini alle famiglie e alle persone che soffrono per la mancanza di lavoro, che sta diventando una merce rara e incerta anche nel nostro territorio». Si è poi così rivolto alle istituzioni: «A quanti portano responsabilità civili e istituzionali nella promozione di occasioni di lavoro, ricordo il monito di Papa Francesco: “Una società aperta alla speranza non si chiude in se stessa, nella difesa degli interessi di pochi, ma guarda avanti nella prospettiva del bene comune. E ciò richiede da parte di tutti un forte senso di responsabilità. Non c’è speranza sociale senza un lavoro dignitoso per tutti”».

Il vescovo Crepaldi, citando a più riprese il Papa, ha inoltre esortato la comunità «a promuovere e difendere sempre la vita, tutta la vita», «a difendere la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, e a promuovere a tutti i livelli le responsabilità primarie che i genitori hanno nell’educazione dei loro figli» e richiamato ad «essere solidali con i poveri, che sono tanti e in crescita nella nostra città».

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