Trieste, il tesoretto da 1,7 milioni dell'imposta di soggiorno andrò in eventi, promozione e infrastrutture
TRIESTE La prima intesa sull’utilizzo dell’imposta di soggiorno è stata raggiunta il 22 luglio ed è stata “ratificata” il 21 agosto dalla giunta comunale, che ha approvato una delibera portata dall’assessore Giorgio Rossi. A definire i termini dell’accordo un tavolo tecnico composto dallo stesso Comune, da PromoTurismo Fvg, da Confindustria Venezia Giulia, da Federalberghi Trieste, dall’Associazione bed & breakfast Fvg.
Nel 2019 la somma a disposizione per il riparto ammonta a 1 milione 710 mila euro, che vengono divisi in due grandi capitoli, intitolati “infrastrutture” e “eventi-promozione-comunicazione”. La legge regionale istitutiva, la 10/2015, prevede che alla voce “infrastrutture” vada attribuito il 35% della risorsa che otterrà quindi circa 600 mila euro, mentre il 65% finanzierà la parte comunicativo-promozionale dell’operazione, la quale disporrà di 1,1 milioni di euro. Il riparto si riflette assai parzialmente anche sulle annate 2020 e 2021, soprattutto per quanto riguarda alcuni interventi al capitolo “infrastrutture” che vedremo tra poco.
I denari dell’imposta sono incassati da Esatto, che li gira al Comune, il quale ne gestisce direttamente 1,3 milioni, mentre 430 mila euro rappresentano il budget di PromoTurismo Fvg per il cosiddetto macro-piano di marketing turistico-territoriale.
Esaminiamo le poste, invero piuttosto generiche, pianificate dall’intesa. Parlando di “infrastrutture”, l’impegno più significativo riguarda la realizzazione di un punto di accoglienza turistica al Magazzino 26 - dove ormai c’è dentro un po’ di tutto -, che dreni e organizzi i flussi verso la città dei visitatori extra-triestini. Rossi ci tiene molto a farlo e ha ottenuto due tranche da 450 mila euro sul 2019 e sul 2020. Proseguendo il viaggio nelle “infrastrutture”, completano il quadro la cartellonistica (50 mila euro), la mobilità sostenibile (10 mila euro), la riqualificazione delle terrazze al bivio di Miramare (38.500 euro), il decoro urbano del centro (150 mila euro spalmati sul 2019-20-21).
La triade eventi-promozione-comunicazione si articola su due blocchi di spesa. Gli “eventi” sono seguiti dal Comune, che gestirà 681 mila euro destinati a una “grande mostra” (90 mila euro), alla Barcolana (50 mila euro), ad attività di animazione locale “consolidati” (150 mila euro) e “destagionalizzati” (100 mila euro): si può faticosamente arguire che ”consolidati” siano gli eventi ripetuti ogni anno, “destagionalizzati” siano quelli lasciati all’estro di periodici inventori. Nel corso di quest’anno 271.500 euro hanno supportato gli Europei di calcio Under 21, ma la Figc dovrebbe restituirne una buona metà. Se invece parliamo di “promozione”, entra in campo PromoTurismo Fvg, alla quale saranno erogati - come si scriveva in precedenza - 430 mila euro ripartiti su 7 voci: commercializzazione del prodotto turistico-congressuale (150 mila euro), creazione e gestione del piano complessivo (25 mila euro in termini di costo orario), partecipazione alle fiere e materiale promozionale (50 mila euro). Alla comunicazione vanno 205 mila euro tra web, social, pubblicità tradizionale, ufficio-stampa “internazionale” e relazioni pubbliche. Questo budget affidato all’agenzia regionale è stato codificato da una convenzione con il Comune, allegato alla delibera firmata da Rossi. Essa è valida fino al 31 dicembre 2022. Interessante all’articolo 5 la messa a disposizione del locale sotto la loggia del palazzo municipale in piazza Unità 4, a meno di 100 metri dall’infopoint sotto il palazzo della Regione. —
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