Trieste, il sole toglie i freni: da Barcola a Sistiana uno addosso all’altro per tuffi e tintarella
TRIESTE È bastata la prima giornata di sole pieno di quest’inizio estate post-lockdown per riempire ogni possibile sbocco sul mare lungo tutta la costiera triestina. Quest’avvio di giugno dal meteo variabile, infatti, aveva finora scongiurato possibili assembramenti sul lungomare. Ieri, però, con la prima giornata di “super” sole, da mattina a sera, chi ha potuto si è precipitato al mare. Specie a Barcola, presa d’assalto dalla tarda mattinata, con file di auto e moto che si sono riversate in viale Miramare, come ogni fine settimana estivo che si rispetti.
A tanto traffico, com’era intuibile, è corrisposta altrettanta densità in riva al mare da Barcola al Bivio. Asciugamani uno accanto all’altro, code per entrare in acqua alle passerelle, così come pure davanti alle docce e ai chioschi. Ancora più “allarmante” la situazione sui bus: le linee 6 e 36 dal centro erano assiepate come nelle peggiori giornate di punta. Normale routine per chi vive la riviera barcolana, un po’ meno considerando che fino a un mese fa eravamo tutti costretti tra le quattro mura domestiche e che, in effetti, non siamo ancora usciti del tutto dalle restrizioni.
«In realtà non è pieno come al solito – sostiene Gabriele, habitué della pineta – ma qui è anche più facile distanziarsi perché è possibile sparpagliarsi sotto gli abeti». La massa però è tutta allineata lungo i sampietrini prospicienti il mare. Anche qui asciugamani, lettini e brandine senza soluzione di continuità. «Dal momento che viviamo tuttora in un periodo di semi emergenza trovo effettivamente che ci sia troppa gente», ammette Gabriele: «Io non mi faccio problemi ma i miei genitori, per esempio, ancora non si fidano a recarsi al mare».
La situazione non cambia all’altezza dei Topolini. Qui alcuni giovani inscenano la classica partitella a pallonee fra i teli mare e le macchine che passano a poca distanza. «Non è peggio di tante domeniche di luglio o agosto – ammette uno dei bagnini – ma con l’obbligo di distanziamento il nostro lavoro diventa più difficile. Per noi è gravoso andare dalla gente a chiedere di non raggrupparsi. Rischiamo di sentirci dire pure certe parole e allora lasciamo che se ne occupino i vigili».
L’assessore ai Servizi generali Lorenzo Giorgi, interpellato, ammette che la situazione è sfuggita di mano. «Quando mi sono recato al mattino ho trovato tutto sotto controllo – racconta – ma mi rendo conto che con l’aumento dell’afflusso dei bagnanti la situazione si è fatta critica. I volontari erano presenti al mattino, ora dovremo fare in modo di aumentare la loro presenza. Ricordiamoci però che parliamo sempre di volontari e che non hanno potere impositivo».
Chi invece ce l’ha è il corpo della Polizia locale. Quello di Duino Aurisina ieri pomeriggio ha emesso un bel po’ di multe nella zona attorno Canovella. Non per sanzionare aggregazioni non autorizzate, però, bensì per il mancato rispetto dei divieti di sosta in vigore sulla Costiera e sulla stradina più avanti che scende verso il mare. Una raffica di sanzioni che ha mandato su tutte le furie i bagnanti.
Tornando agli assembramenti, una situazione analoga a quella barcolana si è vista anche a Sistiana Mare, dove anche qui i distanziamenti erano ben lungi dall’essere rispettati. L’estate delle distanze, però, potrebbe trovare nuovamente come alleato il meteo. Le previsioni per oggi, ma anche per i prossimi giorni, parlano di tempo estremamente perturbato, fatto che potrebbe scoraggiare tanti “aficionados” della tintarella a recarsi al mare.—
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