Trieste, «Il rombo delle moto per l’addio a Jack»

Il padre dell’adolescente morto 12 giorni dopo lo schianto in viale Miramare: «Funerale nel segno di una delle sue passioni»

TRIESTE «Siamo andati a salutare Jack per l’ultima volta in ospedale questa mattina (ieri, ndr)». A parlare è Fredrik Benvenuti, padre del 16enne per il quale è stata dichiarata la morte in seguito al tremendo incidente di cui è stato vittima lo scorso 16 febbraio. I genitori del ragazzo hanno accompagnato alle 6.30 di ieri una delle due figlie, la sorella 15enne del giovane, per un ultimo saluto, nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Cattinara. L’ultima carezza, prima dell’addio.



«Siamo stati accanto al suo letto per due ore. Fino alle 8.30 – aggiunge il padre del giovane –. Poi i medici ci hanno detto con estrema dolcezza che la sala operatoria era pronta per gli ultimi espianti. L’ultimo bacio, l’ultimo saluto. Poi siamo andati via con il pensiero che il nostro ragazzo avrebbe continuato a vivere almeno in altre sette persone. Sette vite salvate attraverso la donazione dei suoi organi. Sette famiglie a cui il sacrificio di Jack porterà nuovamente il sorriso di un bambino curato attraverso i suoi organi. Ma non solo. Con la donazione anche dei tessuti, le cornee, i tendini... la vita di decine di persone migliorerà. Tutto questo avrebbe reso Jack felice e il solo pensiero ci dà un conforto immenso».

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Fredrik Benvenuti, con la moglie Silvana al suo fianco, spiega ancora che dopo gli ultimi espianti, con molta probabilità nella prossima settimana, saranno fissati i funerali di Jack. «Si sentiva tra le altre cose un motociclista, un biker. E per la sua grande passione per la moto, abbiamo deciso di organizzare un funerale con tutti gli amici motociclisti di Trieste. In queste ore siamo in contatto con alcuni parroci, per scegliere una chiesa con un piazzale antistante che permetta l’arrivo di numerose moto. Jack ne sarebbe stato entusiasta. Ne abbiamo parlato anche con i soci del club moto di cui faceva parte, il “Drt” di Trieste.

Ci saranno. La mamma, le sue due sorelline e io siamo certi che in molti vorranno venire a dare un ultimo saluto al nostro adorato figlio, con il rombo della propria motocicletta. Tutti i motociclisti di Trieste sono invitati», aggiunge Fredrik. «Se potessi solo incontrarlo per l’ultima volta... – dice ancora – Se potessi solo poter rivedere il suo sorriso... Lo stringerei forte a me in un abbraccio infinito. Senza tempo. Senza lasciarlo andare più via. Ciao Jack».

Il terribile incidente che ha sottratto Jack Benvenuti alla sua famiglia è accaduto, come accennato, lo scorso 16 febbraio intorno alle 20.30.

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Il 16enne era a bordo della sua Cagiva Mito 125 quando è uscito fuori strada in viale Miramare nella curva del “Piccolo Mondo”. Malgrado il tempestivo intervento dei soccorsi e l’immediato ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cattinara, dopo 12 giorni l’infausto epilogo.
 

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