Trieste, il ritorno del censimento. Ed è caccia a 107 rilevatori

Da ottobre a dicembre il primo capitolo. Quattro anni di raccolta dati trimestrale. Poi aggiornamenti costanti su popolazione e case. Bando pure per 7 coordinatori
Lasorte Trieste 01 06 04 - Panorama
Lasorte Trieste 01 06 04 - Panorama

TRIESTE Al via dal prossimo ottobre il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. La macchina operativa che consentirà quest’anno di effettuare intorno alle 6.200 rilevazioni e che prevede una stretta collaborazione tra Istat e Comune di Trieste, è ormai partita. L’amministrazione comunale ha già pubblicato due bandi per reperire 107 rilevatori e 7 coordinatori che si occuperanno anche del lavoro di back-office. Istat contribuisce con 108.296 euro ai quali il Municipio aggiunge 12 mila euro. Questo per il primo capitolo del nuovo sistema di censimento che si protrarrà da ottobre a dicembre 2018. Seguiranno quelli successivi, ogni anno sempre nello stesso trimestre, fino al 2021. Per il decennio seguente, il sistema prevede un costante aggiornamento dei dati e nuove rilevazioni, coinvolgendo ogni anno un decimo della popolazione.

Chi verrà selezionato con il bando appena pubblicato, avrà la possibilità di usufruire di questa opportunità lavorativa per quattro anni. Se per qualsiasi motivo, in futuro, non potesse più far fronte all’impegno, si attingerà alla graduatoria che andrà a formarsi dall’imminente selezione. A graduatoria esaurita, si indirà un nuovo bando. La novità è che per la prima volta l’Istat rileverà con cadenza annuale e non più decennale le principali caratteristiche della popolazione sul territorio e le sue condizioni sociali ed economiche a livello nazionale, regionale e locale. «Un nuovo meccanismo, un’operazione strategica – precisa l’assessore comunale Michele Lobianco –, che consentirà di avere una più puntuale fotografia strutturale e anche sociologica della popolazione ormai sempre più in movimento».

Il nuovo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni che coinvolgerà le famiglie triestine prevede due tipi di rilevazione: quella “areale” e quella “da lista”. Nell’indagine areale, in cui vengono rilevate tutte le unità che fanno capo ad una zona, il rilevatore si recherà ai numeri civici indicati attestandone anche la correttezza e l’esistenza, e intervisterà le famiglie che vi risiedono. Con questo sistema Istat stima di effettuare 943 rilevazioni. 5.260, invece, quelle che dovrebbero venir acquisite attraverso la tipologia “da lista” che, in una prima fase, prevede che le famiglie prese a campione ricevano una lettera informativa contenente le credenziali per compilare autonomamente via web il questionario, oppure facendosi dare una mano dal centro di assistenza comunale.

Nella seconda fase, il rilevatore si recherà a casa delle famiglie che risulterà non abbiano compilato il questionario e, tablet alla mano, procederà nel raccogliere dati su tipologia familiare, abitativa, lavorativa, sulla scolarizzazione o, ad esempio, su abitudini di spostamento. Insomma, un insieme di dati che racconteranno il nostro territorio, chi lo vive e le sue trasformazioni e che saranno utili al Comune, alla Regione e allo Stato, ad associazioni di categoria, enti e organismi, per pianificare attività, erogare servizi e monitorare politiche e interventi.

Tornando ai bandi di selezione, reperibili sul sito del Comune di Trieste e riservati ai residenti in provincia di Trieste e finalizzati alla costituzione dell’albo dei rilevatori e a quello dei coordinatori, le domande dovranno essere presentate entro le 12 del 2 luglio prossimo. I candidati dovranno, tra i requisiti, avere un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media di secondo grado, dovranno saper usare pc e tablet.

I rilevatori dovranno essere in grado di spostarsi con mezzi propri sul territorio comunale mentre agli aspiranti coordinatori viene richiesta una comprovata esperienza in materia di rilevazioni statistiche o precedenti esperienze lavorative in uffici demografici, anagrafici o elettorali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo