Trieste, il rione di Roiano cambia volto con nido, parcheggio e “bosco urbano”
TRIESTE La gara per la riqualificazione dell’ex caserma Polstrada a Roiano sarà bandita a settembre, secondo la previsione formulata la scorsa primavera allo scoppio dell’emergenza sanitaria. Si utilizzerà il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, non si ricorrerà alla procedura semplificata poichè si valuta più idonea la procedura ordinaria.
Una storia progettuale “maggiorenne”, perché compie 18 anni, avendo avuto inizio il 20 maggio 2002 dall’accordo quadro sottoscritto dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti (governo Berlusconi), dalla Regione Fvg (prima presidenza Tondo), dal Comune di Trieste (primo mandato Dipiazza).
Il Comune - secondo fonti interne all’amministrazione - attende solo la conferma del finanziamento regionale, che copre quasi i tre quarti dell’investimento: 5,9 milioni su 7,8.
Intanto il percorso amministrativo è stato completato con la cosiddetta “determina a contrarre”, firmata pochi giorni fa dalla dirigente dell’edilizia pubblica comunale Lucia Iammarino, documento che in sostanza è l’atto propedeutico al bando: sì al progetto esecutivo messo a punto dal raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla miranese F&M, dalla perugina Eutecne, dai professionisti triestini Denis Zadnik ed Erika Skabar, dall’udinese Enrico Siardi e dalla roveretana Carlotta Cocco. La “rti” aveva vinto la gara nell’autunno 2018.
L’intervento a Roiano è uno dei più importanti tra quelli esposti nella vetrina municipale, sia per il valore dell’operazione che per l’incidenza sul tessuto urbano. Il cuore del rione roianese viene ridefinito: sorgeranno con il 1° lotto un asilo nido, una autorimessa seminterrata, un locale commerciale, una cabina elettrica. Con il 2° lotto si provvederà alle opere esterne “a verde”, all’attrezzatura delle aree di gioco, all’impianto di irrigazione.
La realizzazione di maggiore rilievo riguarda l’asilo “nido”, che assorbirà 3 milioni di euro: ospiterà 60 bambini, il numero massimo consentito e presidierà l’area nord della città, al momento sprovvista del servizio.
L’autorimessa sarà in grado di accogliere una settantina di vetture, un numero assai inferiore ai 400 stalli che erano stati previsti in un primo tempo.
Il cosiddetto “bosco urbano” è la zona verde chiamata ad alleggerire un quartiere ad alta cementificazione.
In complesso l’intervento comunale agirà su una superficie di 7700 metri quadrati . Le opere dovrebbero essere completate in un anno e mezzo, quindi inaugurabili nella primavera 2022, esattamente vent’anni dall’accordo quadro che aveva aperto un iter la cui lunghezza batte anche quella di piazza Libertà ed è superata solo da quella del Piano particolareggiato del centro storico.
La riqualificazione dell’ex caserma Emanuele Filiberto, che rientra nel Prusst dedicato all’ex comprensorio industriale Stock, ha potuto decollare solo dopo il trasferimento della Polstrada nella nuova sede di via Mascagni avvenuta alcuni anni fa. Prima fase la demolizione, poi il progetto, adesso la gara e - a Dio piacendo - gru e betoniere per migliorare l’aspetto del rione. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo