Trieste, il restyling di largo Panfili al traguardo
TRIESTE Questa volta i tempi sono stati rispettati. Anzi, addirittura ridotti. Il cantiere della riqualificazione di via Trento e Largo Panfili, scattato lo scorso marzo, è stato completato con un paio di mesi di anticipo sul cronoprogramma originario. Ieri sul posto il sopralluogo della IV commissione consiliare presieduta da Anna Mozzi (Pd), alla presenza dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Dapretto e dei tecnici municipali.
L’intervento I lavori, del costo complessivo di 2 milioni di euro, finanziati con fondi del Ministero dell’Ambiente (1 milione e 400mila euro) e risorse comunali (600mila), hanno riguardato il rifacimento dell’asse stradale e dei marciapiedi dell’arteria, con la sistemazione di lastre in pietra arenaria. In particolare quelli “lato mare” sono stati ampliati, in quanto destinati a ospitare sia il percorso pedonale che quello ciclabile. L’area di largo Panfili è stata pedonalizzata nella sua parte centrale, davanti alla Chiesa Luterana, liberata dai parcheggi e riqualificata con il recupero dei masegni originali. Sono state sistemate alcune panchine e piantati sei nuovi arbusti dotati di griglie di protezione orizzontali e verticali. Manca adesso soltanto la segnaletica orizzontale e verticale, la sistemazione dell’illuminazione con luci a led e il completamento del tratto di via Corsi (a lato della Chiesa) e di quello di via Trento, tra le vie Milano e Valdirivo.
La filosofia «Con questo intervento andiamo a recuperare un angolo di grande pregio della città - ha affermato Dapretto -. Stiamo parlando di un’area di alta valenza storica, architettonica e urbanistica che negli ultimi anni aveva subito un processo di involuzione e che adesso riacquista il suo decoro, in modo particolare lo spazio prospiciente la Chiesa. Si completa così la realizzazione dell’asse pedonale che da largo Panfili arriva fino a piazza Venezia». Soddisfazione per l’intervento è stata espressa dai consiglieri comunali in modo bipartisan. Non sono mancati ulteriori spunti. Paolo Rovis (Trieste Popolare) ha chiesto «il posizionamento di dissuasori lungo i marciapiedi di via Trento per evitare la sosta selvaggia», Manuela Declich (Pdl) «l’installazione nell’area di largo Panfili di telecamere di sorveglianza per contrastare il rischio di atti vandalici», mentre Claudio Giacomelli (FdI) ha sottolineato l’importanza «di incentivazioni fiscali per favorire l’acquisto da parte degli esercenti dei numerosi fori vuoti disponibili, al fine di ravvivare l’area anche dal punto di vista commerciale».
Piazza Ponterosso Se l’intervento di riqualificazione di via Trento ha bruciato le tappe, quello di piazza Ponterosso deve fare i conti invece con un certo ritardo. L’area che ospita la fontana del “Giovanin” è stata completata lo scorso autunno, ma la ripavimentazione della parte opposta, che nelle previsioni doveva essere terminata nel periodo delle festività natalizie, slitta di qualche settimana, così come i lavori di via Genova. «Il cantiere ha subito un leggero rallentamento in quanto è stato rifatto il progetto che poi ha dovuto acquisire il via libera della Soprintendenza - spiega Dapretto -. Ci vorranno ancora un paio di mesi e poi l’area sarà completata, anche con elementi di arredo urbano, tra cui una storica fontanella, recuperata nei depositi comunali e che è già stata posizionata».
Il Borgo Teresiano L’operazione di risistemazione del Borgo Teresiano non è ancora conclusa. All’orizzonte ci sono i lavori previsti in via Ghega e via XXX Ottobre (700mila euro in totale), nell’ambito dell’integrazione della rete pedonale e ciclabile che rientra nel progetto Pisus. A questi si aggiunge la riqualificazione delle sponde del Canale di Ponterosso (intervento da 1 milione di euro con finanziamenti statali) attraverso il recupero degli antichi masegni nel tratto compreso tra le Rive e via San Spiridione. Infine il “restyling” di piazza Libertà (marciapiedi, viabilità, giardino, per oltre 4 milioni di euro) da realizzare entro il 2017.
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