Trieste, il quizzone alza il morale dei maturandi

La terza prova considerata meno difficile della seconda: «Fattibile». Tutti già con il pensiero all’orale
Silvano Trieste 17/06/2015 Dante, prova scritta
Silvano Trieste 17/06/2015 Dante, prova scritta

Dopo il tema di italiano e dopo la seconda prova, diversa per ogni indirizzo, che ha messo in crisi molti studenti triestini, il terzo esame della maturità 2015, il noto “quizzone”, trova i ragazzi più tranquilli e preparati. Clima sereno fuori dalle scuole, dove si pensa già agli orali, che inizieranno tra una settimana. Tutti di corsa per rientrare a casa e tuffarsi nuovamente sui libri o, in qualche caso, per una breve pausa tra sole e mare. In via Battisti, davanti alla succursale del liceo Galilei, i maturandi si confrontano, con uno sguardo anche al telefonino e alle risposte che viaggiano sul web. «Qualche domanda era più difficile, perché molto specifica, ma nel complesso credo di essermela cavata - dice Ezio Bonanno - di certo meglio della prova di matematica». «Sono abbastanza soddisfatta - racconta Isa Solaris - i quesiti erano su argomenti attesi, anche se un po’ più complicati rispetto alle simulazioni fatte in classe o forse sembravano così perché c’è inevitabilmente un po’ di tensione», «Domande fattibili, tranne forse per scienze - aggiunge Simone Deidda - e per alcuni test che nel programma scolastico generale non abbiamo trattato spesso, durante l’anno. Ora si pensa a tornare allo studio in vista dell’ultimo sforzo». «Terza prova decisamente più facile delle altre - concorda Patrick Tanac - anche perché ho trovato quasi impossibile il secondo esame, quello di matematica. Oggi ero teso come nelle altre giornate, ma è andata meglio. Comunque non mi interessa il voto, basta concludere tutto, non vedo l’ora di finire». Anche fuori dall’istituto Max Fabiani i ragazzi escono veloci, dopo qualche considerazione sullo scritto appena terminato. «Direi facile - commenta Matteo Ciacchi - personalmente sono soddisfatto, poi si vedrà, speriamo che le impressioni generali siano confermate». «Io non sono tanto sicura - ribatte invece Andrea Breceli - inglese e diritto non sono materie che amo, ho studiato tanto ma ho avuto un vuoto, sarà dovuto all’emozione. Attendo con ansia i risultati, che verranno comunicati mercoledì, e speriamo nella clemenza dei professori», «In generale sono abbastanza felice ma non si sa mai - puntualizza Jessica Marcon - sicuramente era più semplice della seconda prova, inaspettata per molti studenti. Ora si torna sui libri, mi auguro che arrivi il maltempo così si studia meglio a casa». Le domande del quiz mettono d’accordo anche gli studenti del liceo Dante, che a differenza di qualche giorno fa, escono dalla scuola con volti sorridenti e più distesi. «Dopo lo shock della seconda prova, che la maggior parte di noi ha definitivo a dir poco complessa - commenta un gruppo di ragazze - siamo convinte che le domande siano andate bene. La vera paura arriva con gli orali, sarà un momento allo stesso tempo bello e brutto, perché finirà l’ansia degli esami ma si concluderanno anche i cinque anni passati insieme sui banchi».

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