Trieste, il pugile sfida i bulli: «Barcola è di tutti»

Tuiach chiama i triestini a “riprendersi” domenica prossima il decimo Topolino. E sui social le adesioni già fioccano
Una delle scritte che imbrattano Barcola (Lasorte)
Una delle scritte che imbrattano Barcola (Lasorte)

TRIESTE I giovani kosovari e serbi che lunedì sera hanno partecipato alla rissa in via del Toro sono stati quasi tutti identificati dalla Squadra mobile della Questura, un lavoro certosino possibile grazie alle testimonianze di alcuni ragazzi coinvolti nella vicenda. Ora spetta alla Procura e al Tribunale dei minori (la maggior parte dei ragazzi coinvolti è in effetti minorenne) procedere.

Intanto l’escalation di atti violenti degli ultimi giorni ha generato una forte presa di posizione è una reazione da parte dei triestini che si stanno mobilitando per organizzare una sorta di “riconquista del decimo Topolino”, la zona sul lungomare di Barcola da tempo presa di mira da giovanissimi kosovari che oltre ad aver in qualche modo colonizzato quello spicchio, dettando regole e molestando chi osa passare di là, l'hanno pure deturpata con scritte e scarabocchi sulle pietre, negli spogliatoi e nei bagni.

Il campione di pugilato Fabio Tuiach è stato il primo a diffondere l’appello a ritrovarsi la prossima domenica, il 28 giugno, alle 8 del mattino, al decimo Topolino con mogli, mariti, padri, madri e figli per riaffermare il diritto di tutti di prendere il sole in quella zona, senza incorrere in insulti, brutti scherzi, atti di bullismo o di violenza. Un appello, quello di Tuiach, raccolto da tantissimi triestini che hanno condiviso il suo invito su Facebook garantendo la propria partecipazione. «Riprendiamoci i Topolini, se la polizia ha le mani legate con questi bulli stranieri - afferma il pugile - noi no. E in maniera pacifica intendiamo far capire a questi giovanotti che le regole qui vanno rispettate. Non è vero che va tutto bene come è stato detto: va ristabilita la legalità». «Voglio vedere se con noi adulti osano essere prepotenti - continua - e voglio vedere se con noi osano comportarsi come stanno facendo o con i nostri figli o con i nostri anziani».

Le adesioni all’iniziativa sono trasversali. «Non posso immaginare che i miei figli che ora hanno appena 10 e 8 anni (il terzo figlio della famiglia Tuiach è in arrivo) - valuta il campione di pugilato - tra qualche anno, quando potranno andare al mare da soli, non possano andare liberamente ai Topolini perché qualcuno li molesta o li maltratta».

Il crescente consenso all’iniziativa di Tuiach e le tensioni di questi ultimi giorni tra giovani italiani, serbi e kosovari hanno spinto le forze dell’ordine a monitorare l’evolversi della situazione. Domenica prossima agenti di polizia in borghese vigileranno ovviamente che a Barcola tutto fili liscio.

E contemporaneamente l'associazione di promozione sociale Spiz invita per lo stesso giorno e la stessa ora “tutte le persone di buona volontà a metterci la faccia, ma soprattutto le braccia, per pulire Barcola e i suoi unici e inconfondibili Topolini dai graffiti che la deturpano e dimostrare che tutti insieme possiamo cambiare le cose che non vanno».

Ritrovo e partenza all'ultimo Topolino per poi proseguire dal secondo porticciolo di Barcola verso la pineta. Gli organizzatori invitano chi intende partecipare a portare alcol etilico, bicarbonato, carta vetrata, guanti, secchi, pagliette d’acciaio, sacchi per l'immondizia, stracci, spazzole. Non acidi, non solventi, non violenza. L’idea di Spiz è quella di coinvolgere le persone per dare un segno che esiste una comunità che vuole «un mondo più bello, sereno e rispettoso dell’ambiente e degli altri e che ci mette faccia e braccia per ottenerlo». Spiz ha promosso l’evento, ma non ci saranno bandiere, o ancor meno la politica, soltanto pura partecipazione personale. Sui social network intanto si moltiplicano le segnalazioni di ragazzini, di padri e di madri che denunciano atteggiamenti violenti o fastidiosi da parte dei bulli di Barcola o di alcune persone straniere che sugli autobus che portano in quella zona toccano e molestano le ragazzine.

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