Trieste, il Piano regolatore in dirittura d’arrivo

Questa mattina l’approvazione della giunta dopo il vaglio di ben 750 osservazioni. Il via libera definitivo entro dicembre
Una veduta della città
Una veduta della città

TRIESTE Imbocca la dirittura finale il Piano regolatore del Comune di Trieste che dovrebbe essere definitivamente approvato entro l’anno. La Giunta comunale questa mattina licenzierà la delibera completa del Piano comprendente le intese con le varie amministrazioni, le controdeduzioni alle riserve regionali e le osservazioni di cui si propone l’accoglimento. Già la settimana scorsa aveva avuto il via libera dal governo comunale la Valutazione ambientale strategica (Vas) completa delle prescrizioni del Servizio valutazioni ambientali della Direzione centrale Ambiente, energia e politiche per la montagna della Regione recepite nelle controdeduzioni e con le modifiche relative ad alcune delle osservazioni specificatamente avanzate al Rapporto ambientale. Si è trattato di una prima tranche della cospicua mole di documenti che compone la delibera consigliare di approvazione comprensiva delle proposte di controdeduzione alle ben 750 osservazioni e opposizioni complessivamente pervenute.

Prg di Trieste approvato dal Consiglio comunale
Silvano Trieste 08/04/2014 Consiglio Comunale

Le direttive per la predisposizione della variante generale al Piano regolatore generale del Comune erano state impartite il 22 novembre 2011 e il 2 aprile 2012 era stato avviato il procedimento di Valutazione ambientale strategica. Il Comune ha adottato il nuovo Piano regolatore con la delibera del Consiglio del 16 aprile 2014. Piano e rapporto ambientale sono rimasti depositati negli uffici e pubblicati sul sito web del Comune per sessanta giorni. In questo lasso di tempo, previsto per legge, come si evince dalla stessa delibera della giunta, per quanto concerne la Vas, sono giunte dieci osservazioni. A proporle sono state la Direzione centrale Ambiente e lavori pubblici e la Direzione centrale Ambiente e energia della Regione, l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa), la Soprintendenza per i Beni archeologici della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Trieste, il movimento politico Trieste Libera e quattro cittadini. Per quanto riguarda questi ultimi è stata accolta soltanto l’osservazione che chiedeva la riclassificazione a verde privato di un’area edificabile.

Bocciate ancora una volta le richieste di Trieste Libera che stavolta il suo presidente Roberto Giurastante ha presentato anche in questa sede con un’osservazione piuttosto tranchant: «revocare la delibera del Consiglio comunale del 16 aprile 2014 con la quale è stata adottata la variante generale al Prgc in quanto il Comune non può disciplinare l’uso di aree portuali appartenenti al Porto Libero di Trieste». «Non si accoglie l’osservazione - la replica del Comune - poiché la tesi prospettata è infondata come risulta anche dalla sentenza del Tar del Lazio 2677/2009, confermata dal Consiglio di Stato 2780/2012 e dalla sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia 400/2013».

Prg, Paoletti chiede al Comune «meno vincoli e più certezze»
Lasorte Trieste 04/06/14 - Via Dante, Confcommercio Incontro su Piano Regolatore, Cosolini, Marchigiani

Accolti per la maggior parte i rilievi fatti dalla Provincia che chiedeva modifiche negli elaborati grafici e una diversa zonizzazione in relazione perlopiù ad attività di trattamento dei rifiuti e di depurazione. Accolta in particolare quella riguardante l’ex Cava Faccanoni. Il Piano rileva che «è ammessa la rinaturalizzazione di Cava Faccanoni a mezzo di conferimento di terre e rocce da scavo e di inerti da trattare al fine di ottenere materie prime e secondarie o prodotti». Quanto alla Soprintendenza per i Beni archeologici non viene accolta l’osservazione che chiedeva «particolare cautela e cura nella progettazione dell’area di Campo Marzio», in quanto si tratta di valutazioni che andranno comunque fatte in sede di Piano particolareggiato. «La verifica preventiva dell’interesse archeologico - ribatte il Comune - viene rinviata alle successive fasi di pianificazione e progettazione di dettaglio». Viene parzialmente accolta invece l’osservazione che rileva che il tematismo “archeologia” risulta sottorappresentato nelle strategie generali.

Al Piano è stato perciò aggiunta la perimetrazione delle aree di interesse archeologico. Tra le osservazioni avanzate dall’Arpa respinte quelle che chiedevano una rivalutazione delle previsioni di ulteriori edificazioni a Contovello («perché già fortemente ridimensionate» e un’alternativa su aree già degradate o edificate per il canile di Fernetti («alternativa che il Piano in approvazione ha già formulato rispetto al sito previsto nella proposta di variante mai giunta ad approvazione». Sì a pressoché tutti i rilievi, perlopiù di forma, avanzati dal Servizio difesa del suolo della Regione. Non accolti la maggior parte dei punti dell’Ispettorato agricoltura e foreste della Regione tra cui la richiesta di inserire tra le zone di tutela ambientale (R2, F3 o F4) tutta la superficie oggetto del “Progetto per il recupero e la conservazione di un’area di landa carsica già a pascolo imboschita naturalmente nei pressi di Basovizza». «Si tratta infatti di una richiesta - la replica - non pertinente rispetto ai contenuti del Piano regolatore che comunque ha già tutelato le aree in questione secondo l’articolazione in zone E ed F».

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