Trieste, il Pedocin battezza il suo murales

Il muro esterno del Pedocin si presenta ufficialmente alla città con il nuovo volto artistico, a conclusione dell’opera, inaugurata ieri, realizzata dai giovani artisti delle associazioni Melart Cadmio di Trieste, Banda Larga di Monfalcone e Art Backers di Cagliari, con la famosa street artista “La Fille Bertha”. Taglio del nastro simbolico, alla presenza di alcune storiche “mule” del bagno e degli studenti dell’ Edilmaster, già al lavoro da ieri per preparare la base di un nuovo murales che prenderà forma nei prossimi giorni allo stadio Rocco.
Il disegno del Pedocin, sviluppato lungo 74 metri, nelle tonalità del blu e dell’azzurro, presenta immagini ed elementi ispirati al rapporto della gente con il mare. Complessivamente sono stati usati 50 litri di vernice e un centinaio di bombolette spray, nelle quattro giornate di lavoro, cui hanno partecipato gli artisti Alessandra Pulixi-La Fille Bertha, Sqon, Stefano Goina, Kerotoo, Fabrizio De Luca, Alessandro Duse, Wissal Houbabi, Zeno Gabadi, Maurizio Bianco, Federico Duse, Claudio Daker Paolini, Beatrice Cantello, Noa Salonicchio, Alice Bonifacio, Andrea Style1 Antoni, Danny, con il coordinamento di Mattia Campo Dall’Orto dell’associazione Macross.
«Le persone ci osservavano con grande attenzione e curiosità – ricorda Mattia – e abbiamo cercato di coinvolgere soprattutto i frequentatori abituali dello stabilimento, che hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa, ma si sono fermati a osservare o a fare domande anche tanti turisti di passaggio. Già il Pedocin è famoso, credo che il murales sarà un’attrazione in più»
Si tratta del primo degli interventi previsti da Chromopolis, curato dal Pag – Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, in collaborazione con il Servizio Sport. Al taglio del nastro sono intervenuti l’assessore comunale a Cultura e Sport Giorgio Rossi e il consigliere comunale Piero Camber.
Nell’occasione è stata annunciata anche la nuova opera, partita con i primi interventi ieri, con Mattia Campo Dall’Orto e lo street artist olandese Jarno Gnirrep, in arte IvesOne, in azione allo stadio Nereo Rocco, dove verranno realizzati un ritratto del “Paron” e uno di Umberto Saba, sotto la Tribuna. Lungo via Valmaura, inoltre, è già in programma un graffito per ricordare Stefano Furlan. «L’idea di rifare il look al muro del Pedocin – ha ricordato Rossi – era partita dai consiglieri Piero Camber, Michele Babuder e Alberto Polacco, per ridare dignità allo storico stabilimento. Proseguiremo nella zona dello stadio e invito tutti i cittadini – ha sottolineato – a segnalarci dei muri della città dove vorrebbero fossero creati disegni colorati. Chromopolis infatti è un percorso innovativo e complesso, un segnale di rinnovamento per i residenti e per i turisti della nostra città, che deve diventare “colorata” per offrire nuove prospettive inedite, grazie alla creatività e alle professionalità dei giovani coinvolti».
È stata poi ricordata la collaborazione con Artefatto, che ha lanciato la sua 12.ma edizione con un bando internazionale (scadenza il 15 dicembre) per selezionare quattro streetartisti/e under 31 per un nuovo progetto che prenderà vita nella primavera del 2018.
Riproduzione riservata © Il Piccolo