Trieste, il park sul terrapieno pronto entro un anno
TRIESTE «Vorrei riuscire ad avere pronto il parcheggio sul terrapieno di Barcola entro un anno, per il cinquantenario della Barcolana». Quello del sindaco Roberto Dipiazza è più di un auspicio, posto che è stato lui stesso, lo scorso maggio, a riaprire il discorso su questo progetto che le società nautiche della zona richiedono da anni. Dopo alcuni sopralluoghi dello stesso Dipiazza e dell’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, in questi mesi le cose hanno iniziato a muoversi, con l’inizio dello sfalcio e della rimozione della folta “foresta” cresciuta negli anni nella parte di terrapieno più vicina a viale Miramare.
L’iter
Al momento attuale il progetto preliminare è pronto, e ha già ottenuto un ok di massima da parte della Soprintendenza. Il bando per la gara d’appalto, per quest’opera che costerà 500mila euro, è però ancora tutto da redigere. Non si possono quindi fare previsioni sui tempi di avvio dei lavori.
Le caratteristiche
Gli elementi principali della nuova struttura sono però già delineati. L’area individuata dai tecnici comunali – su una parte del terrapieno che non è inquinata – ha una superficie di 13mila metri quadrati, e si sviluppa dall’incrocio di Barcola in direzione della città, con un totale di quasi 500 posti auto suddivisi in quattro file, due ai lati del “rettangolo” e due al centro. Di tutti questi posti, una ventina avrà dimensioni “maxi”, sette metri e mezzo di lunghezza per tre di larghezza, dovute al fatto che questi stalli saranno destinati al parcheggio dei pullmini e dei carrelli per le barche che le società nautiche utilizzano nelle trasferte. Esigenza, detto per inciso, che è da sempre alla base della richiesta, delle società stesse, di disporre appunto di adeguati spazi per tali mezzi.
I binari
Nell’area prescelta, pur se nascosti dal folto verde, corrono però numerosi binari, nei tempi passati al servizio del Porto vecchio e delle attività produttive allora insediate nel punto franco (fra cui la storica Stock), che arrivavano fino all’altezza dell’incrocio di Barcola. Nella realizzazione del parcheggio i binari non verranno comunque toccati. Saranno infatti ricoperti da un “geo-tessuto” che avrà la funzione di base e “contenimento” per la ghiaia che verrà stesa sull’intera superficie.
Gli accessi
Il parcheggio avrà due accessi, uno principale e uno secondario. Quest’ultimo si affaccerà sulla strada interna che porta alle sedi delle società nautiche. Quello principale, invece, disporrà di corsie per i mezzi in arrivo dal centro e per l’uscita, sempre in direzione del centro. A fianco di questo ingresso è prevista anche una fermata per i bus. In questo modo il parcheggio – che, va ricordato, sarà accessibile a tutti – fungerà anche da area di sosta per chi vorrà raggiungere il centro con il mezzo pubblico, evitando quindi l’affannosa ricerca di un parcheggio nelle zone più trafficate.
Viabilità in Porto vecchio
In base all’accordo firmato nei giorni scorsi per l’utilizzo dei 50 milioni destinati dal governo per i primi interventi in Porto vecchio, 4 milioni sono assegnati al Comune per interventi iniziali relativi alla viabilità. I tecnici dell’Urbanistica stanno così predisponendo uno studio di fattibilità, al momento ancora parziale, che dovrà delineare la futura rete stradale nell’ampia parte del Porto vecchio trasferita di recente al Comune. I 4 milioni non basteranno chiaramente per “rimodernare” l’intera rete stradale (altri 9 saranno assegnati ad AcegasApsAmga per la realizzazione dei cosiddetti sottoservizi, vale a dire canalizzazioni e allacciamenti). Il Comune ha quindi deciso che questa prima “tranche” verrà utilizzata per la costruzione, in viale Miramare, della rotatoria di ingresso e uscita dal Porto vecchio. Una struttura che sorgerà nel punto dell’attuale accesso, a poca distanza dal ponte ferroviario, e che con una serie di raccordi permetterà l’ingresso e l’uscita dal Porto vecchio sia per i mezzi provenienti da Barcola sia per quelli in arrivo dal centro, oltre naturalmente al normale transito su viale Miramare.
La bretella
Altro punto fermo dello studio di fattibilità, e per il quale verranno utilizzati parte dei 4 milioni, è la trasformazione della “vecchia” bretella (aperta nel 2011 in occasione della Biennale diffusa) fra Largo Santos e l’area della Centrale idrodinamica e del Magazzino 26. La nuova strada correrà sempre lungo il muro di separazione fra il Porto vecchio e il complesso della Stazione centrale. Ciò significa che verrà “eliminato” il passaggio a livello nei pressi del Magazzino 26 (si veda box in alto).
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