Trieste, il Parco del mare torna libero dal tetto dei 10 metri d’altezza

Decade il vincolo oggetto di un emendamento del Pd fatto proprio dalla giunta. Pronta anche la variazione della linea di costa per la Piattaforma logistica
Foto BRUNI TRieste 20 07 2011 Trieste veduta aerea- la lanterna
Foto BRUNI TRieste 20 07 2011 Trieste veduta aerea- la lanterna

TRIESTE Non bastano 10 metri di altezza sul livello del mare. Il Parco del mare richiede altre altitudini. L’unica cosa finora certa del progetto di Antonio Paoletti è emersa ieri mattina nel corso della riunione della Sesta commissione consiliare, presieduta da Salvatore Porro, convocata d’urgenza per esaminare la variante numero 3 al Piano regolatore comunale con i due protocolli d’intesa collegati (Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale e Agenzia del demanio) approvata lunedì e che andrà in dibattito in Consiglio comunale venerdì.

In realtà la vera urgenza riguarda la variazione di costa della Piattaforma logistica in area Scalo Legnami. Ma già che c’era l’amministrazione comunale si è impegnata a stralciare la frase «l’altezza massima di future costruzioni nell’area cosiddetta “Porto Lido” non deve superare i 10 metri». Una specie di “baratto” tra Comune e Porto con la Camera di commercio convitato di pietra. La richiesta arriva in effetti dall’Autorità portuale, in quanto titolare dell’area, che ha fatto propria un’osservazione della stessa Camera di commercio che punta a realizzare il Parco del mare.

Trieste, intesa Porto-Municipio sul via al Parco del mare nell’area della Lanterna
Lasorte Trieste 11/05/18 - Porto Lido, Parco del Mare, Sopralluogo, Fedriga, Dipiazza, Paoletti

Che si trattasse di una variante di un certo peso lo si è capito dalla presenza in commissione alle 9 di mattina del sindaco in persona. Roberto Dipiazza ha voluto assicurarsi che a nessuno venisse in mente di avanzare qualche emendamento alla variante semplificata. «L’intesa a due non si può toccare. Altrimenti salta tutto», ha spiegato Dipiazza ai consiglieri. Decade così persino un emendamento di Fabiana Martini (Pd) che poneva l’altezza massima nell’area di Porto Lido a 10 metri («Per consentire alla Lanterna di mantenere la sua funzione architettonica») che pure era stato fatto proprio, a nome della giunta, dall’assessore Luisa Polli a fine maggio. I dubbi sull’altezza non mancano.

A sollevarli c’è l’opposizione, ma anche il consigliere di maggioranza Bruno Marini. «A fianco della Lanterna ci sono edifici di quattro piani, come quello della Finanza, roba da 15 metri di altezza - spiega Dipiazza -. Non possiamo poi impedire ai progettisti di fare magari una cupola di cristallo perché devono fermarsi a 10 metri. Sicuramente non faremo il grattacielo come hanno fatto gli americani in Campo Marzio». Certo che l’impatto di un cubone alto più di 10 metri al fianco della Lanterna (che è alta 33 metri) spaventa molti. «Io sono favorevole al Parco del mare. È dal 2003 che Paoletti lo vuole fare», ancora il sindaco. E 15 anni di attesa, meritano un attestato di perseveranza. E oltre 10 metri di altezza.

A margine c’è anche un’intesa con l’Agenzia del Demanio per “radere al suolo” «l’obbrobrio» (definizione dell’architetto Ave Furlan) costruito a lato del Teatro romano (i vecchi spogliatoi altri due metri e mezzo). «Andrà giù come la Tripcovich» assicura il sindaco. Una demolizione che, a differenza del Parco del Mare, mette d’accordo tutti. —




 

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