Trieste, il Museo de Henriquez attende la riqualificazione: lavori promessi entro l’inizio del 2022

Sopralluogo all’istituto della Guerra per la Pace da parte della quarta e quinta commissione. L’assessore Lodi: «Progetto definitivo in via di completamento»

Andrea Pierini
Lo stato in cui si trova il museo De Enriquez. Foto Bruni
Lo stato in cui si trova il museo De Enriquez. Foto Bruni

TRIESTE L’obiettivo è riuscire a completare i lavori entro l’inizio del prossimo anno e poi, ultimato verosimilmente nel 2025 il trasferimento del museo di Storia naturale in Porto vecchio, rivedere e ampliare le esposizioni.

Trieste, sopralluogo al Museo della guerra per la pace Diego De Henriquez

E’ di oggi, venerdì 2 luglio, il sopralluogo al museo della guerra per la pace Diego de Henriquez della IV e della V commissione del consiglio comunale su richiesta di Salvatore Porro (Fratelli d’Italia) alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Elisa Lodi, e della Cultura, Giorgio Rossi. Dopo l’estate saranno aperti gli hangar 8 e 10 dedicati alla Seconda guerra Mondiale.


«In questa fase - ha spiegato Lodi - stiamo completando il progetto definitivo per avere il via libera del ministero per utilizzare 380 mila euro, recuperati dal ribasso di una gara precedente, per mettere in sicurezza l’edificio mensa, l’ingresso di via Cumano e sistemare la piazza d’armi dove in parte verranno realizzati dei parcheggi».
«Quello di via Cumano - ha aggiunto Rossi - è un sito in continua evoluzione, con il trasferimento dei musei del Mare di Campo Marzio e di Storia naturale in Porto vecchio andremo a liberare un edifico dove ampliare l’offerta del de Henriquez che può contare su una collezione tra le più importanti del mondo, come hanno testimoniato gli esperti».
Manuela Declich (Lega), presidente della V commissione, auspica che «il museo trovi la giusta strada per essere valorizzato insieme a una collezione esclusiva». Michele Babuder (Forza Italia) ha sottolineato la necessità di recuperare la “Litfaßsäule”, la colonna pubblicitaria una volta in piazza della Borsa, abbandonata nel comprensorio del de Henriquez.


Giovanni Barbo (Partito democratico) definisce «positivo l'ampliamento del museo inaugurato dalla giunta Cosolini che ora aggiunge nuovi spazi espositivi. Vanno però incrementati la comunicazione e i collegamenti con il centro cittadino».

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