Trieste il market in piazza Unità nelle mani dell’archistar

TRIESTE Ora è tutto nelle sue mani. O quasi. Secondo indiscrezioni sarà l’archistar di Vicenza Flavio Albanese, classe ’51, già direttore della rivista Domus, a occuparsi della delicata operazione di progettare in piazza Unità un supermercato targato Despar. Il foro commerciale di Palazzo Pitteri, ex proprietà Allianz, un tempo location di bar e movida, è oggetto oggi di un contratto di locazione tra il fondo Alloro di Bnp Paribas Reim Sgr Spa e Aspiag Service, concessionaria Despar Nordest. Un compito per niente facile, soprattutto perché l’idea alla maggior parte dei triestini al momento sembra non piacere.
Il libero professionista, che ha fondato in Veneto nel 1987 “Asastudio” con il fratello Franco, oggi con sedi anche a Milano e Berlino, in qualche modo dovrà sbalordire la città. Come, ancora, non è dato sapere. Di buono c’è che ha già realizzato dei supermercati per la medesima catena. Uno di questi somiglia in parte alla location di piazza Unità, perché Albanese è intervenuto in Piazza della Frutta, a Padova, dove, come si legge sul portale web del suo studio, «il Despar store è stato sviluppato attraverso un’equilibrata mediazione tra brand identity e salvaguardia di un palazzo storico». Albanese è molto impegnato in questi giorni. Sarà forse per la notizia che corre sui giornali di tutto il mondo ovvero che ospiterà a casa sua una delle tre feste per il matrimonio di Charlotte Casiraghi e il fidanzato produttore cinematografico Dimitri Rassam.
Il legame tra l’architetto e la famiglia monegasca potrebbe avere radici a Pantelleria, dove Albanese ha una casa. È lì che le cronache festaiole raccontano di party di villa in villa, una delle quali è della madre del futuro sposo, l’attrice Carole Bouquet. Si narra che quest’ultima sia stata spesso ospite assieme all’ex compagno Gerard Depardieu nella maison delle vacanze dell’architetto, dove sarebbero passati importanti personaggi del jet set, della finanza, della cultura e dell’imprenditoria italiana, tra cui Gae Aulenti, i musicisti Philip Glass e Salvatore Sciarrino, gli attori Rupert Everett e Joseph Fiennes. E la stessa casa sia stata addirittura una specie di cupido per Deborah Compagnoni e Alessandro Benetton e per Paola e Alberto del Belgio.
Gossip a parte, l’architetto in questione, originario del paesino di Mossano, nemmeno 2 mila anime, in provincia di Vicenza, è contro i canoni accademici. Alla Carlo Scarpa o Le Corbusier. Insomma senza una laurea. Che però non gli ha impedito di coltivare una carriera internazionale. Ed è stato insegnante in importanti realtà. Tra cui l’École Polytechinique Fédérale di Losanna, l’Art Institute di Chicago e l’University of Yale.
Ha avuto diverse cariche, come quella di vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. Nella sintesi che racconta la storia del suo studio sul suo sito web si parla del suo progetto Neores, che ha ribaltato l’impostazione industriale classica, selezionato per il premio dell’Unione europea per l’Architettura Contemporanea, il Mies van der Rohe. Nel 2005 e nel 2007 i suoi progetti hanno fatto parte della Biennale Internazionale di Architettura di Venezia. E lo studio è stato anche invitato a partecipare allo schema concettuale per la riqualificazione urbana del centro di Pechino. Non mancasse, i suoi progetti sono stati pubblicati dalle maggiori riviste internazionali di architettura e design.
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