Trieste, il maltempo rovina il ritorno del Revoltella e dell’Orto botanico
TRIESTE Riaperti ieri a Trieste il Museo Revoltella e l’Orto botanico, chiusi dall’inizio del lockdown: sono i primi musei comunali a ripartire dopo la serrata legata all’emergenza sanitaria. E intanto si preparano a riaccogliere i visitatori anche il castello di San Giusto e la Risiera di San Sabba, ma per entrambi ci vorrà ancora qualche settimana.
Pochi i visitatori ieri, fermati soprattutto dalla pioggia, che ha caratterizzato quasi tutta la giornata, ma c’è già chi ha chiamato da fuori città per informarsi, prima di arrivare a Trieste in vacanza tra qualche giorno. Un nuovo passo verso la normalità e la ripartenza anche sul fronte culturale. Sono stati sopratutto i triestini ad aver voluto scoprire o riscoprire gli spazi cittadini. Come una coppia di ragazzini, i primi a varcare, ieri pomeriggio alle 16, la soglia del Revoltella. «Al museo ho dedicato una tesina alla scuola media – racconta Erik, 16 anni – quindi l’avevo già visitato, ma ho pensato fosse l’occasione giusta per tornare». «Per me invece – dice Jasmine, 15 anni – è la prima visita».
All’ingresso misurazione della temperatura per tutti e il consiglio di utilizzare il gel disinfettante, un suggerimento accompagnato anche da una tabella, che spiega come passare il liquido sulle mani. Spazio quindi a un percorso obbligato, tra scale e sale, dove il personale controlla che vengano evitati assembramenti.
Come accennato, affluenza scarsa ieri, anche a causa del maltempo, ma le telefonate, per chiedere informazioni, non sono mancate. «Due persone hanno chiamato da Genova alle 16, appena abbiamo riaperto – spiegano dalla biglietteria –: arriveranno domenica in città e volevano sapere se era necessario comprare il ticket online. Sono rimasti piacevolmente stupiti dal fatto che l’ingresso per il momento resterà gratuito. Si fermeranno tre giorni e hanno approfittato per chiederci quali saranno gli altri musei aperti a Trieste».
Il Revoltella sarà visitabile, sempre a ingresso libero, dalle 14 alle 19, con chiusura prevista al martedì. Obbligatorio indossare la mascherina. Viene proposta all’interno la mostra “Trieste Settanta. Arte e Sperimentazione”, allestita fino a domenica 23 agosto.
Ha riaperto ieri mattina invece l’Orto botanico, dalle 10 alle 13, orario in vigore anche nei prossimi giorni, da lunedì a venerdì. «Già alle 9 una persona è passata per chiedere informazioni – spiega il personale sul posto – perché il giardino è molto amato non solo dai turisti, ma anche da alcuni habitué, triestini affezionati, che non vedevano l’ora di tornare». Anche qui affluenza scarsa, con la pioggia a influire. All’ingresso la segnaletica indica subito il percorso da seguire e ricorda di evitare la permanenza di più persone alla volta nella stessa zona. L’uscita, per tutti, è nella parte bassa del parco.
Restano ancora chiusi tutti gli altri musei comunali. «Riapriremo gradualmente, perché dobbiamo affrontare due problemi – ricorda l’assessore alla Cultura, Giorgio Rossi –: il personale, in parte, è ancora a casa, e rientrerà gradualmente, inoltre sta per scadere l’appalto per la sorveglianza, servizio esternalizzato, che dovrà essere riassegnato. Sicuramente, tra i primi a riaprire ci saranno il castello di San Giusto e la Risiera, anche perché contano su ampi spazi all’aperto, e quindi sarà più facile gestire gli ingressi, ma ci vorranno comunque alcune settimane per organizzare tutto al meglio». —
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