Trieste, il lancio dei cappelli proietta l’Università fra i robot del futuro

Il Graduation Day si sdoppia: la festa dei neodottori di ricerca chiude la lectio del guru Mordeglia
Foto BRUNI 16.06.17 Università:Laurea Honoris C. Antonello Mordeglia
Foto BRUNI 16.06.17 Università:Laurea Honoris C. Antonello Mordeglia

Cappelli in aria, è tempo di Graduation Day all'Università di Trieste

«Trieste occupa una posizione centrale nei destini scientifici dell’Europa». Così si potrebbe riassumere il senso dell’intervento del rettore Maurizio Fermeglia, con cui ieri ha aperto la doppia celebrazione svoltasi nell’aula magna di piazzale Europa: alla tradizionale proclamazione annuale dei dottori di ricerca si è aggiunta la cerimonia di conferimento della laurea magistrale ad honorem ad Antonello Mordeglia. Accanto a Fermeglia erano presenti i direttori dei vari dipartimenti dell’Università. La professoressa Ilaria Garofolo, direttore del dipartimento di Ingegneria e Architettura, ha declamato la motivazione del conferimento del titolo honoris causa a Mordeglia, dovuto alle sue «eccezionali doti di tipo ingegneristico e vaste e profonde conoscenze nel settore dell’elettronica di potenza e dell’automazione di processo».



Al professor Thomas Parisini, docente di Automatica dello stesso dipartimento, è spettato invece il compito della lettura della laudatio indirizzata al neolaureato. «Tempus fugit», ha proseguito il rettore durante il suo indirizzo di saluto. Per l’occasione ha sfoderato l’abito solenne con tanto di ermellino sulle spalle. «La scienza e la tecnologia si evolvono oggi a una velocità impressionante: si pensi ad esempio ai risultati conseguiti nel campo della robotica». Proprio di robotica ha parlato l’ospite d’onore, Antonello Mordeglia. Prima di passargli la palla al balzo, Fermeglia ha concluso: «Se non saremo all’altezza dei tempi perderemo il treno, a livello industriale e aziendale. I dottori di ricerca rivestono un ruolo fondamentale in quanto sono coloro che favoriscono la circolazione e il trasferimento delle conoscenze. La loro missione è diffondere i valori appresi qui a Trieste».

Mordeglia ha tenuto una lectio doctoralis dal titolo “Energia, automazione e robotica verso una metallurgia sostenibile: visione 2060 e oltre”. La metallurgia riuscirà a compiere il suo grande balzo in avanti nei prossimi quarant’anni? Questo il quesito di fondo che ha guidato il suo intervento. La risposta: «Penso ma soprattutto spero di sì», ha detto, prima di delineare uno scenario che fino all’altro ieri sarebbe parso pura fantascienza.

«Oggi sta nascendo una nuova generazione di tecnici, ingegneri e fisici - ha continuato - e saranno loro ad avere il compito, in futuro, di supervisionare robot e umanoidi, che allora staranno svolgendo quel lavoro che in passato era stato appannaggio dei loro, e dei nostri, padri e nonni. Queste le scommesse che ci riserva il domani».

Biografia. Mordeglia, già cavaliere della Repubblica italiana su conferimento di Carlo Azeglio Ciampi nel 2004, è un noto industriale e innovatore nel settore tecnologico. Tra i suoi successi si ricorda in particolare la coinvenzione del primo nonché unico alimentatore di potenza esistente al mondo. Nato a Celle Ligure nel 1966, ha conseguito la laurea in Ingegneria elettronica nei primi anni Ottanta all’Assumption University di Bangkok. Da quella volta ha ricoperto un’escalation di incarichi e ruoli in diverse aziende di caratura internazionale e vanta nel suo curriculum pure un’esperienza al Cern di Ginevra. Al momento si fregia dei titoli di presidente, amministratore delegato e membro dei consigli di amministrazione di diverse succursali della Danieli sparse in giro per il mondo. La cerimonia del Graduation Day si è conclusa con l’immancabile lancio dei cappelli e l’esibizione del coro e dell’orchestra dell’Università. Al termine delle parole di rito i neodottori di ricerca si sono alzati in piedi e hanno fatto volare in aria i neri cappelli accademici, in perfetto stile college americano.
 

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