Trieste, il dentista entra in classe. Visite per 10 mila bimbi in regione
Il dentista a scuola per combattere le carie e consigliare una pulizia o l’uso dell’apparecchio. Dal prossimo anno scolastico gli alunni di tutte le classi prime delle elementari del Friuli Venezia Giulia riceveranno una visita di controllo per verificarne la salute orale e instradare le famiglie verso il percorso di cura eventualmente necessario.
Duemila visite. Il piano dell’odontoiatria sociale promosso dalla Regione sta per arricchirsi di questo nuovo tassello e l’impegno non sarà di poco conto, considerato che si parla di circa diecimila bambini. Il direttore Roberto Di Lenarda spiega che «partiamo dopo il progetto pilota organizzato a Udine, dove quest’anno abbiamo fatto duemila visite. Da novembre cominceremo in tutta la regione: verremo noi a scuola, perché spostare così tanti ragazzi sarebbe difficile». Fino al prossimo mese di maggio, i dentisti professionisti e specializzandi del Sistema sanitario regionale trascorreranno dunque almeno due giorni a settimana nelle scuole per le verifiche a tappeto: ogni Azienda sanitaria metterà a disposizione due gruppi da tre persone. Se il controllo ci sarà soltanto per i “primini” , per tutte le altre classi si terranno momenti di formazione per insegnare ai bambini come lavarsi i denti e mantenere una corretta igiene orale nel tempo. «In questo modo – evidenzia Di Lenarda – prenderemo contatto in un solo anno con 50mila piccoli studenti. I controlli verranno poi riproposti ogni anno scolastico agli studenti delle prime, creando un meccanismo virtuoso che segnali ai genitori i problemi e li indirizzi dal dentista privato o all’odontoiatria sociale».
L'iniziativa. La decisione è di concentrarsi sulle prime elementari per poter reggere un carico di lavoro intenso, che aumenterà a cascata il peso sui servizi di odontoiatria sociale organizzati nelle strutture sanitarie. I controlli faranno infatti emergere la necessità di interventi di vario genere, dall’ablazione del tartaro alla cura delle carie, fino all’applicazione dell’apparecchio ortodontico in caso di disallineamenti, disgnazie, affollamenti e occlusioni delle arcate. L’iniziativa punta inoltre più in generale sulla prevenzione, con particolare riferimento alla sigillatura dei molari permanenti, fondamentale per limitare le carie.
Le prestazioni erogate. Il servizio di odontoiatria sociale ha realizzato da ottobre a marzo oltre 1.500 sigillature, ma Di Lenarda ne prevede «l’aumento significativo proprio per effetto della presenza nelle scuole». L’obiettivo è ridurre sensibilmente tale patologia, dal momento che la rilevazione svolta a Udine ha evidenziato che un dodicenne su due ha i denti cariati, mentre manifestano il problema il 25% dei bambini di quattro anni e il 40% di quelli di sei anni: l’Oms vorrebbe invece che nel 2020 si registrasse la presenza di carie solo nel 5% dei casi. L’esperimento del “dentista sociale” è stato avviato in tutto il Fvg l’anno scorso, dopo essere stato applicato a Trieste per diversi anni, tanto che il capoluogo giuliano copre al momento oltre metà degli interventi effettuati in regione dalla partenza del servizio in ottobre. I dati più recenti parlano di oltre 57mila prestazioni erogate in Fvg fino a fine marzo, di cui più di 32mila a Trieste. Segue il territorio dell’Asui di Udine con 8.570 interventi, quello della Aas 2 con 7.706 e ancora le Aas 5 e 3 con 6.659 e 2.675 prestazioni.
Cura alle giovani generazioni. L’intenzione è di crescere nell’ambito dei servizi rivolti ai più giovani, considerato che nello stesso periodo le prestazioni a beneficio delle persone comprese fra 0 e 14 anni sono state in tutto 9.131: le cose si sono già messe in moto, come dicono i dati del Burlo di Trieste, che nel primo trimestre 2017 ha raddoppiato la casistica rispetto allo stesso periodo del 2016. Parte della riforma sanitaria voluta dalla giunta Serracchiani, l’odontoiatria sociale punta a creare un sistema standardizzato per tutta la regione, dove il ricorso a dentisti privati riguarda il 93% dei casi. Spesso sono tuttavia proprio le patologie dentali a essere trascurate in caso di difficoltà economica, con l’effetto di gravi conseguenze sulla qualità della vita e anche di una maggiore difficoltà a intercettare per tempo patologie più gravi come i tumori del cavo orale. Fin da subito il servizio si è rivolto anche ai ragazzi, prevedendo il pagamento del solo ticket per tutti gli under 14, oltre che per le persone con redditi Isee sotto i 15mila euro e quelle affette da patologie sistemiche importanti, come i malati onocologici.
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