Trieste, il curriculum del nuovo questore Leonardo La Vigna

L‘ultimo suo incarico prima di assumere le funzioni di questore di Trieste è stato presso la Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.  

TRIESTE La mattina del 1 marzo 2017 si è insediato il nuovo questore della provincia di Trieste, Leonardo La Vigna, che subentra a Antonio Maiorano - da oggi a capo della Questura di L’Aquila.

La Vigna, nato ad Enna il 5 gennaio 1954, laureato in Giurisprudenza, coniugato, due figli, è entrato in Polizia nel 1972, quale vincitore del concorso all'Accademia, nel disciolto Corpo delle Guardie di P.S. Nel 2004 ha conseguito il titolo Scuola perfezionamento Forze di Polizia.

Dal 1976 al 1984 ha servito al reparto Mobile di Palermo e Roma. Nella Capitale, fino al 1992 è stato Capo Ufficio Corsi e Alto Commissariato per la lotta alla mafia. Nel 1993 il trasferimento a Torino, città in cui ha ricoperto il ruolo di capo centro Dia (Direzione Investigativa Antimafia).

Sempre a Roma, dal 1996 al 2003, è stato direttore Ufficio Studi presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia. Nel 2004 la promozione a Dirigente Superiore e la nomina a Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Puglia Basilicata Molise.

Come questore ha svolto l'incarico a Cuneo (nominato dal 2006 al 2008, quando assume la dirigenza del Servizio Centrale di Protezione). Nel 2012 viene nominato Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza e, contestualmente, dal 1° novembre gli viene attribuita la funzione di questore di Bolzano. Nel 2013 il suo ritorno a Roma come Dirigente dell'Ispettorato di P.S. presso la Camera dei Deputati e successivamente di Dirigente  dell’Ispettorato di P.S. di Palazzo Chigi.

L‘ultimo incarico prima di assumere le funzioni di questore di Trieste è stato presso la Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Il suo primo gesto a Trieste. E' stato quello di deporre una corona d’alloro ai Caduti della Polizia di Stato nel famedio della Questura alla presenza del vicario, del cappellano, dei dirigenti e dei funzionari degli uffici di Polizia della provincia, di una delegazione della sezione dell’Associazione nazionale Polizia di Stato con il labaro e delle organizzazioni sindacali dell’amministrazione civile dell’Interno e della Polizia di Stato.

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