Trieste, il Consiglio comunale stanzia 50mila euro a favore di Amatrice

Seduta lampo dell'aula per deliberare gli aiuti alle zone colpite dal sisma del 24 agosto. Rientrata tutte le polemiche della vigilia
Il minuto di silenzio in Conaiglio comunale a ricordo delle vittime del terremoto (foto Bruni)
Il minuto di silenzio in Conaiglio comunale a ricordo delle vittime del terremoto (foto Bruni)

TRIESTE Un seduta lampo durata pochi minuti. Breve ma intensa, con momenti di emozione palpabile, che hanno oscurato le polemiche della vigilia. Il Consiglio comunale di Trieste ha approvato all'unanimità in seduta straordinaria la delibera con la quale è stata stanziata la cifra di 50mila euro a sostegno delle terre colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. Risorse che arrivano dal Fondo di riserva e che saranno destinate in particolare al Comune di Amatrice, quale contributo per le opere di ricostruzione di un edificio scolastico o di una struttura attinente.

Una seduta che si è aperta con la commemorazione delle vittime del terremoto, attraverso le parole del presidente dell'aula Marco Gabrielli, che ha ricordato i numeri della tragedia, soffermandosi sulla «responsabilità degli amministratori nel riconoscere i potenziali pericoli e nell'agire per evitare di trovarsi impreparati in situazioni di rischio». Poi il momento più intenso con il minuto di silenzio dell'aula.

 

Foto BRUNI 07.09.16 Consiglio comunale straordinario per il terremoto di Amatrice-Dipiazza
Foto BRUNI 07.09.16 Consiglio comunale straordinario per il terremoto di Amatrice-Dipiazza

 

A prendere la parola il vicesindaco Pierpaolo Roberti che ha precisato che il contributo economico andrà a sostegno della località di Amatrice, «la più colpita dal sisma in termini di vittime e di danni subiti, oltre che sede del campo allestito dalla Protezione Civile regionale». Di seguito l'intervento del sindaco Roberto Dipiazza che ha ricordato la propria esperienza personale al fianco dei terremotati del Friuli nel '76 e gli aiuti economici in veste di amministratore pubblico alla guida del Municipio durante il sisma dell'Aquila nel 2009. «Per dare un segnale importante a chi si è alzato una mattina e non ha trovato più nulla di tutto quello che aveva costruito nella propria vita».

Come detto, sono rientrate le schermaglie politiche che avevano accompagnato, nella forma e non certo nella sostanza, la decisione di approvare la delibera in una seduta straordinaria del Consiglio, in un'ottica di risparmio di costi e risorse, senza dimenticare peraltro che tutti i consiglieri hanno rinunciato al gettone di presenza. «Non è certo questo il momento delle polemiche - ha precisato a margine il capogruppo Pd Fabiana Martini -. Semplicemente avevamo sottolineato che questa vicinanza si poteva esprimere in altro modo e cioè anche dedicando al tema una parte di una seduta ordinaria. La cosa importante è comunque il gesto concreto di aiuto alla comunità colpita dal terremoto alla quale come gruppo stiamo pensando di devolvere il gettone di presenza del prossimo Consiglio comunale».

Non torna sulle polemiche il capogruppo grillino Paolo Menis, che ha chiesto al presidente dell'aula che ci sia «una verifica costante di come procede l'impegno delle risorse stanziate nell'opera di ricostruzione». Infine è lo stesso presidente Gabrielli a spiegare la scelta della seduta straordinaria del Consiglio comunale. «Proprio per dare la giusta connotazione e rilevanza anche mediatica all'appuntamento. Anche l'orario (12.30) è stato deciso per tenere i costi prossimi allo zero, evitando che il personale amministrativo ricorra agli straordinari».

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