Trieste, il Comune in campo per aiutare Caterina

Grilli assicura sostegno alla giovane disabile triestina a cui l’Inps ha chiesto la restituzione di 70mila euro
Caterina Pellizzer
Caterina Pellizzer

TRIESTE Il Comune di Trieste esprime «sostegno e solidarietà» a Caterina Pellizzer, la ventinovenne colpita da osteogenesi imperfetta, una patologia rara che causa problemi allo scheletro e alle articolazioni. È l’assessore alle Politiche sociali Carlo Grilli a prendere posizione sulla vicenda burocratica tra la giovane e l’Insp pubblicata dal Piccolo: «Una storia allucinante», afferma.

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Caterina Pellizzer soffre di una patologia genetica rara che crea problemi allo scheletro

La giovane, costretta su una sedia rotelle, è residente a Trieste ma dal 2008 studia in Francia. E quindi lo scorso marzo l’Inps ha deciso di chiederle indietro ben 72.185 euro versati per l’invalidità civile riconosciuta alla ragazza.

Stando alle indicazioni dell’istituto, Pellizer avrebbe dovuto restituire la somma entro il 16 aprile. Un mese di tempo, in sostanza, per farlo. Caterina, naturalmente, ha fatto ricorso domandando l’annullamento della revoca del trattamento pensionistico di cui ha beneficiato. Come ha fatto sapere la diretta interessata, infatti, l’assegno di invalidità mensile, pari a 800 euro, le è stato sospeso.

Secondo l’Inps «non è possibile risiedere in due posti differenti nel medesimo periodo». Un braccio di ferro amministrativo tra le due parti che dovrà essere chiarito al più presto. Il Comune, assicura Grilli, seguirà il caso. «Certo - rileva l’assessore - lo faremo assolutamente». L’esponente della giunta Dipiazza, peraltro, conosce personalmente la giovane. «Vero, da quando è nata», spiega Grilli.

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Caterina Pellizzer

«Caterina è mia amica. Al di là delle procedure che devono essere approfondite, mi sembra che qui siamo davanti a un intoppo del sistema burocratico. Stiamo parlando di una persona che, nonostante le difficoltà fisiche, ha avuto il grande coraggio ad affrontare la vita come desiderava, con grande forza e determinazione. Ha voluto studiare e andare all’estero per realizzare, come tutti, i suoi sogni».

«Io - continua l’assessore - non ho competenze giuridiche per dire che l’Inps si sia comportato nel modo giusto o sbagliato. Cioè che invece è inaccettabile è che due Paesi dell’Unione europea non sappiano mettersi d’accordo sulla gestione dei contributi pubblici per l’invalidità. Penso che siamo di fronte a un fallimento della burocrazia. Questa amministrazione - conclude Grilli - dà pieno appoggio a Caterina e alla famiglia».

 

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