Trieste, il canale di Ponterosso svuotato? «Non sarà bello a vedersi ma è un intervento non più rimandabile»

TRIESTE La ristrutturazione che coinvolgerà il ponte Verde e quello Bianco rappresenta un’opera pubblica che non ha precedenti storici, nella memoria dei triestini. Non vale la stessa cosa per lo svuotamento del canale, una misura già adottata diversi decenni fa, per fare “pulizia” e recuperare gli oggetti di ogni sorta che l’acqua aveva inghiottito. Ma, a prescindere dall’effetto estetico che il Canal grande spogliato del suo mare regalerà, questo è, al momento, ciò che «è necessario fare». Così commenta la direttrice dei Civici musei di Trieste, Laura Carlini Fanfogna: «Forse non darà un bell’effetto visivo. Ma se il canale svuotato è un passaggio da eseguire per cause di forza maggiore, allora è giusto così. Tuttavia, finché non lo vedo – sottolinea Fanfogna – faccio un po’ fatica a immaginarmelo». Da settimana prossima tutto sarà più concreto. E, a partire da lunedì, con l’arrivo delle palancole, i cittadini di Trieste avranno modo di toccare con mano il cambiamento finora solo ipotizzato. Tuttavia, l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi ha assicurato che l’intervento sarà sviluppato in diverse fasi, proprio per «evitare di spezzare l’arteria stradale. Siccome stiamo parlando di una zona molto trafficata, mano a mano che si andrà avanti con i lavori verrà anche liberato il tratto di carreggiata non più interessato dalla ristrutturazione».
L’opera, del resto, non è affatto banale. «Tutt’altro – sottolinea Lodi –. La stessa sistemazione dell’area del cantiere si è rivelata complessa. Devono essere portate delle pompe, va creato un impianto elettrico e si procederà poi alla pulizia della zona. Si tratta in ogni caso di attività propedeutiche necessarie per l’avvio del cantiere vero e proprio». —L.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo