Trieste il 118 cerca casa in Porto vecchio: ipotesi Magazzino 32

Il direttore dell’Azienda sanitaria Marcolongo e il sindaco Dipiazza assieme sul posto: «Valutiamo». L’obiettivo è quello di individuare uno spazio per personale e mezzi, che sia centrale e funzionale

TRIESTE Il povero e ramingo 118 di Trieste potrebbe trovare una sede in Porto vecchio. Al momento è ancora un’ipotesi, senza progetti né tempistica, ma le probabilità che si realizzi sono concrete: nei giorni scorsi l’area del magazzino 32 (lato mare, verso l’uscita su viale Miramare) è stata oggetto di un sopralluogo congiunto da parte del direttore generale dell’Asuits Adriano Marcolongo e del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.

A rendere nota la visita è Fratelli d’Italia attraverso un comunicato: Matteo Modica, segretario provinciale del sindacato Fsi-Usae e candidato al Consiglio regionale per il partito di destra è uno dei principali sostenitori dell’ipotesi, e ha lavorato per rendere possibile il sopralluogo. La potenziale meta, recita il comunicato di FdI, è appunto nei pressi del magazzino 32. L’ultimo sopralluogo, si diceva, ha visto sul posto il sindaco e il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, accompagnato da un gruppo di lavoro della stessa.

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La zona più idonea per far nascere finalmente la prima sede del 118 di Trieste (attesa dal 1992) dovrà corrispondere ad alcuni aspetti strategici quali l’essere vicina al centro della città e con la garanzia di poter accedere direttamente al mare; praticamente unica nel suo genere in Italia, potrebbe ospitare anche la centrale operativa. «Stiamo ragionando per trovare una soluzione definitiva per il personale e i mezzi del 118 e la continuità assistenziale in un’area di grande viabilità che consenta di raggiungere in modo omogeneo e tempestivo tutta la città per i servizi urgenti e non urgenti», commenta Marcolongo.

Aggiunge ancora il direttore generale dell’Asuits: «Sicuramente la posizione in Porto vecchio sarebbe centrale e ben collocata rispetto alla viabilità. È un’ipotesi di lavoro interessante, e ci consentirebbe di dare soluzione al problema del 118, da troppi anni itinerante». Al momento infatti il servizio di emergenza sanitaria è gentile ospite della caserma dei vigili del fuoco di via D’Alviano.

Con il ritorno alla città del Porto vecchio, prosegue Marcolongo, «potremmo insediare un presidio con diversi servizi, rivolti alla città». Un esempio è la guardia turistica, «che al momento ancora non abbiamo in dotazione».

Ciò detto, ci vorrà sicuramente del tempo prima che l’idea passi dalle parole alla carta del progetto e poi ancora al cantiere: «Ancora non ci sono idee sulla tempistica - dice Marcolongo -. Mancano diversi elementi di costo e fattibilità. Dobbiamo anche combinare il tutto con il proseguimento dello sviluppo complessivo del Porto vecchio. E dobbiamo anche trovare le risorse. Però per fare tutto questo bisognava prima trovare un’idea. Trovata quella, la si sviluppa».

Il sindaco Roberto Dipiazza conferma la grande attenzione del Comune per l’operazione: «Avere un presidio sanitario in Porto vecchio tutelerebbe tutti gli operai e i lavoratori nelle operazioni di restauro di tutta l’area ma sarebbe un vantaggio anche per tutta la città. Guardiamo quindi a questo progetto – conclude il primo cittadino – con grandissimo interesse».

Il candidato di FdI Modica ritiene che «sarebbe un progetto storico per Trieste, per i cittadini e per gli operatori del 118 che da ben 25 anni attendono la loro prima casa. Sono davvero entusiasta di aver fatto parte di un team di persone competente e generoso ed al quale va il mio più grande ringraziamento, e dopo parecchi mesi di lavoro questo è il coronamento di un sogno. Un ringraziamento particolare a Cristian Vitrani amico e collega nonché dirigente sindacale di Fsi-Usae per il gran lavoro svolto. Senza retorica, questo è il risultato concreto della politica del fare».

Claudio Giacomelli, capogruppo comunale di Fratelli d’Italia Trieste, sottolinea «i benefici per tutti i cittadini: la centrale del 118 in Porto vecchio consentirebbe un intervento delle ambulanze molto più rapido in centro città, a Roiano, a Barcola in estate e anche nei casi di grandi eventi in piazza Unità».

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