Trieste, i servizi sociali a Palazzo Galatti per portare Esatto in via Mazzini

L’ipotesi è al vaglio del Comune che punta a trovare una nuova sede unica alla società di riscossione Alcuni dipendenti municipali si sono già spostati nell’ex “casa” della Provincia con l’operazione Uti
Lasorte Trieste 07/08/17 - Via Mazzini, Area Servizi e Politiche Sociali, Comune TS
Lasorte Trieste 07/08/17 - Via Mazzini, Area Servizi e Politiche Sociali, Comune TS

Palazzo Galatti torna a vivere. Da poche settimane i servizi che fanno capo all’area Protezione sociale del Comune di Trieste e che riguardano in particolare gli anziani e le disabilità si sono trasferiti nell’ex sede della Provincia. Uno spostamento reso possibile dal fatto che tutto ciò che concerne sociale, welfare e assistenza ora è transitato nell’Uti giuliana. Così gli uffici dell’assessorato di Carlo Grilli raddoppiano, mantenendo almeno per il momento spazi in via Mazzini e trasferendo appunto alcuni servizi nell’edifico che si affaccia su piazza Vittorio Veneto.

Intanto per lo stabile tra via San Nicolò e via Mazzini, quartier generale del Sociale, si fa largo l’ipotesi di Esatto. Per la partecipata al 100% del Comune di Trieste si continua a cercare una nuova sede. E al vaglio degli uffici comunali, dopo altre proposte, c’è adesso pure quella di un possibile trasferimento di tutti gli uffici dell’area sociale a palazzo Galatti e a ruota di quelli della società di riscossione da piazza Sansovino e da via D’Alviano in via Mazzini.

Una posizione nevralgica che verrebbe certamente gradita dai cittadini, ormai abituati ad utilizzare i parcheggi del centro per usufruire di sportelli come ad esempio quelli AcegasApsAmga o Equitalia. «Ora il servizio sociale è nell’Uti, degli uffici una parte sarà in palazzo Galatti e l’altra in via Mazzini, se ci sono altre idee su via Mazzini io per ora non ne sono al corrente», specifica l’assessore Grilli. Ma l’ipotesi c’è. Un’eventuale spostamento di Esatto in via Mazzini, essendo quell’immobile di proprietà del Comune, consentirebbe di risolvere il problema a costo zero.

Le uniche spese da sostenere sarebbero quelle dell’adattamento degli spazi. Attualmente l’attività di Esatto si divide in due strutture: la sede principale di piazza Sansovino 2 e quella di via D’Alviano 15, dove nello stabile ex Amt è gestita tutta l’attività dei parcheggi e dove trovano ricovero i mezzi di proprietà della società. Per le due sedi Esatto paga un canone d’affitto. Nel 2016 per piazza Sansovino sono stati corrisposti 110.946 euro. Per via D’Alviano 35.393 euro.

Dalla proprietà dei muri dell’attuale sede di piazza Sansovino lo scorso febbraio è pervenuta agli uffici del Comune anche una proposta di vendita dell’immobile e dell’attiguo magazzino di via Madonnina. Ma quegli spazi non sono più considerati idonei dall’amministrazione ad ospitare il quartieri generale della società di riscossione. Una curiosità: la proprietà dell’unità immobiliare di piazza Sansovino data oggi in locazione ad Esatto e che un tempo ospitava la concessionaria Renault Zagaria, oggi è degli eredi di Francesco Zagaria, deceduto nel 2004.

Tra i proprietari risulta anche la figlia Rossana, funzionario del Comune di Trieste e responsabile della Gestione straordinaria del patrimonio immobiliare e del Servizio gestione e controllo del Demanio e del Patrimonio immobiliare dello stesso Comune. Se si dovesse prendere in considerazione l’acquisto di un immobile destinato ad ospitare Esatto, in pole position restano gli spazi all’interno della palazzina in passeggio Sant’Andrea, costruita dalla fallita Cividin Costruzioni, a pochi passi dagli uffici della Guardia di finanza, davanti all’ex Fabbrica macchine.

Quella palazzina in via Fiamme Gialle 8 non vanta certamente una posizione facilmente fruibile ma ha il vantaggio di poter godere del parcheggio di via Carli dove potrebbero trovare spazio anche i mezzi di Esatto. «Visto il momento – valuta l’assessore al Patrimonio, Lorenzo Giorgi – ritengo sia meglio cercare per Esatto una sistemazione tra i beni nelle disponibilità del patrimonio immobiliare del Comune». Sulla scelta della nuova sede peserà certamente il parere dell’assessore alle Partecipate, Maurizio Bucci: «L’obiettivo è l’economizzazione dei costi – premette Bucci –, la sede deve essere servita, con disponibilità di parcheggio e raggiungibile dai mezzi pubblici. Non è più sostenibile un simile costo di locazione: con la stessa cifra è meglio pagare un mutuo». E l’ipotesi via Mazzini? «Vanno valutati i costi necessari a convertirla in un’eventuale sede di Esatto ma sulla sua centralità – sottolinea Bucci – non ci sono certamente dubbi».
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo