Trieste, i residenti di Barcola già sul piede di guerra contro il rischio movida selvaggia

«Ok alle nuove attività ma a patto che i gestori rispettino le regole. E il Comune deve fare la sua parte» 
Lasorte Trieste 30/06/18 - Serata a Barcola, Pineta, Ore 20
Lasorte Trieste 30/06/18 - Serata a Barcola, Pineta, Ore 20

TRIESTE. I residenti di Barcola tremano all’idea dell’arrivo di nuovi locali in zona. Temono confusione, sporcizia e maggiore difficoltà per trovare un parcheggio. «Nulla in contrario all’avvio di nuove attività, ma si provveda a far rispettare le regole», è l’imperativo che emerge dalle valutazioni di chi abita quel lungomare alla notizia di nuovi investimenti nel comparto del divertimento e dei pubblici esercizi in zona. «D’estate Barcola è già presa d’assalto, da maggio ad ottobre non si vive più, - tuona Stefano Babic, che sulla riviera gestisce anche una struttura ricettiva -. Il problema non sono le nuove aperture, ma l’inciviltà della gente, l’assenza di regole e di controllo. Lo so che è impopolare, - premette Babic - ma forse potrebbe essere d’aiuto istituire un tratto di parcheggi a pagamento nella zona accanto alla farmacia, al market o alla posta per permettere a chi ne ha bisogno di usufruirne». Va ricordato che nel febbraio del 2018 in Comune è stata protocollata una petizione con 333 firme di residenti e operatori commerciali di Barcola, che chiedevano di rendere Barcola più vivibile durate l’estate. A promuovere la raccolta era stato il Comitato per una Barcola migliore.



«I problemi sono iniziati 20 anni fa, - evidenzia Caterina Massa - con l’avvio di alcuni locali davanti dalla pineta che, noncuranti dei residenti, hanno iniziato a proporre musica ad ogni ora del giorno e della notte. A questo si sono aggiunte le feste notturne in pineta a ritmo di bonghi e quelle ai Topolini. Non c’è volontà di far rispettare le regole. Ora auspico che i gestori dei nuovi locali operino con buon senso e rispetto, e dall’amministrazione mi aspetto un intervento preventivo». Sotto accusa angoli trasformati in wc a cielo aperto, pineta ridotta ad un immondezzaio e diffusa inciviltà. «Gli avventori si sistemano davanti ai garage e ai passi carrabili: qui impera il parcheggio selvaggio - denuncia Simona Busca -. Ci sono automobili parcheggiate a Barcola tutta l’estate che fungono da cabine, mentre i proprietari si muovono in autobus o in scooter. Per chi abita o lavora in zona è un inferno e nuovi insediamenti commerciali non faranno altro che peggiorare questa situazione». —

L.T.

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