Trieste ha un cuore da seimila applausi ma passa Cremona

Nel quarto confronto i biancorossi privi di Dragić battuti 78-81 dopo aver comandato a lungo. Si chiude l’avventura nei quarti
Foto BRUNI 25.05.2019 Campionato Basket serie A Play-off-- Gara 4-- Alma Trieste- Cremona
Foto BRUNI 25.05.2019 Campionato Basket serie A Play-off-- Gara 4-- Alma Trieste- Cremona

Per Trieste è finita l'avventura dei play-off, ma il calore dei tifosi si fa sentire, eccome

TRIESTE Gli applausi. Gli abbracci. Un grazie grande per quanto può contenerlo l’’Allianz Dome.

Finisce alla quarta sfida l’avventura di Trieste nei play-off. Ci provano, i biancorossi. Passa Cremona 78-81. C’est la vie. Nessuno pretendeva da Coronica e soci di corteggiare lo scudetto. Trieste ha dimostrato, al primo anno di serie A dopo 15 anni di dolorosa lontananza, di valere un posto nell’elite del basket italiano. Ed è da qui che bisogna ripartire. Da domani comincia subito una partita ancora più difficile di quella di ieri. E questa la si gioca tutti insieme. Chi si chiama fuori, lo dica subito. Qui, sugli spalti infiammati del Palazzo, sono, siamo, tutti pronti a fare la propria parte.



La partita è subito tremenda dal punto di vista psicologico. L’assenza di Zoran Dragić, già paventata alla vigilia, diventa ufficiale un’ora prima della palla a due. Quintetto rimescolato, inserimento di Deangeli nei 12 e capitan Coronica in quintetto per mordere le caviglia avversarie e far capire che Dragić o no Cremona all’Allianz Dome dovrà sudare. E se non bastasse la grinta di “Coro”, c’è anche l’eccellente avvio di Wright a dire quanto Trieste ci tenga a continuare l’avventura: 7 punti del play per il +6 biancorosso (13-6 4’). Nemmeno stavolta si gioca al risparmio. Ritmo a tutta, Trieste ferocemente sul pezzo. Ventinove punti (a 21) nel primo quarto, con Wright e Knox sugli scudi e Peric rimasto in panchina.

Stavolta Dalmasson non alterna due quintetti tra i parziali. Turnover continuo per tenere sempre alta la tensione (Peric, per dire, entra dopo 12 minuti) e non dare punti di riferimento alla Vanoli che infatti accusa il colpo. La tripla di Fernandez manda per la prima volta Trieste in vantaggio in doppia cifra (34-23 12’). Cremona reagisce ma i biancorossi rispondono a loro volta con Mosley. Per The Human Elevator prima entrata in piroetta, poi affondo su imbeccata di Cavaliero (che feeling in campo, i due) e infine prepotente stoppata su Mathiang, non proprio il beniamino di Valmaura. Quando Trieste abbassa il ritmo o comincia a forzare, però, Cremona ha il cinismo per approfittarne. Si spiega così come in due minuti si passi dal 46-33 (massimo vantaggio) al 48-43 con cui si va all’intervallo. Intanto il Lobito è al terzo fallo.

Ruvidissimo avvio del terzo parziale. Diener ko per una gomitata, aumenta il nervosismo, Mathiang beccato dal pubblico applaude polemicamente, Sacchetti lo richiama in panca cazziandolo. Cremona si porta a -1 (48-47) nella bagarre. E con il rientro di Mathiang in campo impatta a 54 al 26’. Trieste riallunga con le bombe di Sanders e Wright nonostante si appesantisca la situazione falli con il quarto di Coronica e il terzo di Knox. E’ importante comunque che la squadra di Dalmasson abbia reagito con personalità alla parità lombarda, rispondendo con un 12-4 nelle ultime battute che le permette di affrontare il quarto decisivo con un +8 (66-58). Le cifre raccontano che Trieste sta tirando peggio dal campo ma ha 10 rimbalzi in più e dalla lunetta fa percorso netto.

Il tesoretto diventa di 11 punti con la tripla di Strautins che bagna l’ultimo parziale. La Vanoli, però, tiene botta. Break di 9-0. Trieste impotente. Crawford da tre, altra forzatura biancorossa che riceve poco dai giocatori di maggiore personalità. Cremona completa un parziale di 14-0, sorpassando Trieste sul 69-72. Peric dai 6,75 spezza un inquietante digiuno offensivo della brigata di Dalmasson.

Ultimi quattro minuti con biancorossi - che hanno già bruciato il bonus falli - a inseguire a tre lunghezze (72-75). A 90” 74-76. Sanders, imbeccato da Wright, segna in semigancio. Fallo in attacco a Saunders. 57” e palla in mano Trieste. A 37” dalla sirena invenzione di Wright che buca la difesa e in sottomano sigla un pesantissimo 78-76.

A meno 27” Crawford, prevedibile terminale cremonese, colpisce da tre. 78-79. La risposta di Trieste è arruffata. Ci prova Sanders, fallisce, non va il tentativo di tap in di Mosley, rimbalzo Stojanovic che subisce fallo. Sbaglia i due liberi ma sul pallone si avventa Mathiang, fermato fallosamente. Imbuca i personali. Il disperato tentativo di Cavaliero manca il bersaglio. Passa Cremona. Ma gli applausi sono di Trieste. —


 

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